foto d’archivio
Ancora un morto per uranio imporverito, questa volta non è una ipotesi ma è una sentenza. Si apprende da Il Centro che nei giorni scorsi il tribunale civile di Roma nell’accertare il nesso di casualità tra uranio impoverito e il decesso del militare condanna il ministero della Difesa al risarcimento dei danni ai fratelli del deceduto. Da questa sentenza, riprende la lotta dell’avvocato Marisa Berarducci che ha portato avanti la causa intentata da Concetta Valico, moglie di Vincenzo Zegarelli, sottufficiale dell’esercito morto il 14 aprile 2011 per un tumore ai polmoni.
Anche in questa battaglia legale entra dirompente la rete ed infatti la vicenda di Vincenzo Zegarelli è venuta alla luce nell’estate 2011 dalla denuncia fatta dal dottor Francesco Palese attraverso il blog vittimeuranio.com.
Zegarelli era stato mandato in missione all’estero, per l’esattezza in Bosnia nel 1997 poi, qualche anno dopo è stato mandato il Libano, dove nel 2000 ha lavorato fianco a fianco con l’uranio impoverito.