Urbanistica, chi conterrà gli estri folli dei progettisti?

Creato il 03 febbraio 2015 da Cremonademocratica @paolozignani
Il gusto ha un'universalità e può diventare norma? Tale è l'aspirazione di chi apprezza il bello e lo ritiene condivisibile inter omnes per poi urtare traumatici spigoli. Taluni flirtando con l'intoppo politico alzano la soglia dell'aspirazione e puntano al sublime non più universale ma affermato in nome di una libertà assoluta e sconvolgente: così costruire ristrutturare strapazzare le persiane da verticali a orizzontali è creatività, arte, sublime genio non conversazione con la storia di un centro abitato. Il genio s'aggira indisturbato, nuovo Attila, Dio, Euclide, Vate: monstrum absolutum, re dell'architettura immaginosa, sciolto da qualunque vincolo con a fianco professionisti del ricorso in tribunale amministrativo o penale se il Comune osa regolare il genio. La libertà berluscomica è quasi o di fatto legge, concute timori, orrore e brividi teologici al cospetto dell'illimitata libertà di progettare, evocando così passioni di preoccupata tutela della tradizione. Nell'uragano dell'innovazione, un nuovo Virgilio, ma Andrea, condurrà non si sa bene chi dall'inferno della libertà al purgatorio delle regole oppure, ahimè, viceversa. Timor imperat summus.

L'assessore Andrea Virgilio illustrerà ai commissari le Linee di
indirizzo che la Giunta ha già condiviso in linea di massima. In una
successiva seduta (così da concedere ai componenti un adeguato lasso di
tempo per approfondire gli argomenti) si entrerà nel merito dei contenuti
ed i commissari esprimeranno i loro pareri. Dopo questo passaggio, la
Giunta comunale approverà le linee di indirizzo con apposita delibera che
avvia il procedimento di variante. Tali linee saranno il riferimento per
i cittadini, singoli o associati, per i diversi soggetti pubblici o
privati, sociali, economici, che vorranno partecipare alla costruzione
della variante al P.G.T. vigente.


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