17 luglio 2014 Lascia un commento
Servirebbe ora una lunga disanima sul futurismo, cio’ che fu, come si evolse e cio’ che oggi e’ diventato ma non essendo argomento da liquidarsi in poche righe, invito alla lettura non tanto del mio post su "Trattato di filosofia futurista" di Riccardo Campa, quanto del libro vero e proprio ma ancor meglio seguire i siti, e sono tanti, che fanno capo alle nuove dinamiche futuriste, transumaniste e connettiviste.
In cima alla piramide concettuale e operativa del movimento, troviamo intellettuali come Campa appunto e parimenti Antonio Saccoccio, Stefano Vaj e ultimo ma non ultimo Roberto "Roby" Guerra.
E’ a lui che si deve il coordinamento tecnico per la realizzazione di "Urfuturismo Futurismo Oggi 2000 n. 1" primo volume che raccoglie alcuni saggi inediti e molte interviste e testi gia’ pubblicati nel corso di questi anni principalmente nel web o su altri media. Molti i temi trattati ma col denominatore comune di filtrare attraverso la nuova cultura digitale, aspetti quotidiani come politica, argomenti alti come filosofia e elementi piu’ legati ad aspetti artistici e performativi nati da un lascito antico e aggiornati alle tecnologie odierne.
Un piede nel passato, l’altro nel futuro, perche’ ricordiamolo, "futurismo" non e’ soltanto un movimento artistico relegato ai libri di storia ma una filosofia che ieri come oggi, definisce linee guida di pensiero e d’azione, uno stile che e’ metodo perche’ e’ innanzitutto credo e obiettivo. Si puo’ e si deve analizzare la societa’ attraverso la lente del futurismo e tramite esso rivoluzionarne le dinamiche fallimentari che si manifestano oggigiorno nella loro drammatica attualita’.
Percio’ nelle quattro sezioni centrate su Nuova Oggettivita’, Urfuturismo, Tempi Netmoderni e Sublime Avvenire, si diverge partendo da un punto comune, verso i vertici di un quadrilatero che racchiude idee e bisogni.
Tanti, tantissimi gli autori interpellati attraverso il meccanismo delle domande incrociate e reiterate, campionario a 360 gradi di metodi e soluzioni di tensioni, a volte visioni diverse, segnale di un movimento vivo e sensibile all’evolversi degli accadimenti.
Oltre i luoghi comuni, oltre la politica, superare la destra e la sinistra girandosi indietro e guardando avanti, non fosse altro che ormai parliamo di etichette senza alcun legame con storia, cultura o tradizione.
Per cio’ che mi concerne resta la grande soddisfazione di vedere il mio nome accostato ad altri che in questi anni ho ammirato e studiato e francamente non potevo ambire a niente di meglio.
Dove acquistarlo
Urfuturismo Futurismo Oggi 2000 n. 1
Roby Guerra Futurista
Movimento Particellare