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Urszula Kochanowska

Da Paolo Statuti

Era la figlia amatissima di Jan Kochanowski (1530-1584), il padre della poesia polacca. Morì quando non aveva ancora compiuto tre anni. Kochanowski riversò il suo immenso dolore nel bellissimo ciclo dei Treni lirici. Il grande poeta polacco Bolesław Leśmian dedicò a Urszula Kochanowska una sua celebre poesia che ho appena tradotto in italiano. Dedico questa mia traduzione a tutti i bambini morti per qualsiasi motivo e in qualsiasi circostanza. Prego Dio che dia pace alla loro anima innocente, anche se li immagino già volare felici con gli angeli, senza odio per chi o cosa li ha uccisi.

Bolesław Leśmian

Urszula Kochanowska

Quando dopo morta arrivai in paradiso,

Dio mi guardò a lungo accarezzandomi il viso.

“Urszula, sembri ancora viva, lo sai?

Farò per te tutto ciò che tu vorrai.”

“Oh – gli risposi – fa’ che nel tuo bel cielo

Ogni cosa sia come là dove io vivevo!”

E tacqui alzando gli occhi con timore,

Spaventata che di ciò io pregavo il Signore.

Sorrise, fece un cenno con la mano e allora

Apparve una casa uguale alla mia dimora.

E i tavoli, le sedie, il mio stesso letto,

Eran così simili, che provai un gran diletto!

E disse: ”Ecco qui i mobili e i vasi di fiori,

E ora aspetta che arrivino i tuoi genitori!

Quando metterò le stelle in cielo a riposare,

Qualche volta busserò e ti verrò a trovare!”

E mi lasciò, e io senza perdere un momento –

Apparecchio la tavola, pulisco il pavimento,

E il vestito più bello e più rosa mi metto

E il sonno eterno scaccio, e veglio, e aspetto…

La stanza nell’oro dell’alba è già avvolta,

Quando sento dei passi e dei colpi alla porta…

Mi alzo di scatto! Il vento soffia sonoro!

Il cuore si arresta…No! E’ Dio, non sono loro!…

(Versione di Paolo Statuti)

(C) by Paolo Statuti



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