di Nicola Baratta
(Ecodifoggia.it) Foggia: Sul neutro di Lecce, per l'indisponibilità (si spera solo momentanea) dell'impianto foggiano, i rossoneri vincono stringendo i denti e coprendosi a più non posso per la paura di prendere il gol beffa, come di solito accadeva in precedenza. La vittoria non tragga in inganno, il Foggia ha vinto, ma non ha dominato, occorrevano i tre punti e così è stato. La prima del ritorno di Bonacina, porta quindi le giuste motivazioni che molti avevano messo sotto i tacchetti, volutamente o meno non lo sappiamo, ma ciò che risalta agli occhi è che oggi stranamente hanno sudato! Foggia inizia bene, con il solito 4-3-3 con Ferreira al posto di Lanteri nel tridente d'attacco con Pompilio ed un Meduri avanzato. Il Lumezzane però non sta proprio a guardare e di fatto va pure in gol con Inglese, ma in evidente fuorigioco, per cui gol non valido, però prende anche una traversa con Baraye. Un Cortesi che pare sia svegliato al ritorno del suo maestro, si impegna e non poco a centrocampo (anche se impegno nel suo caso è una parola grossa), procurando tre grosse occasioni per i suoi, l'ultima per un soffio non messa in rete da Cardin. Al 41' il Lumezzane bussa alla porta di Botticella, che in giornata di grazia impedisce il gol. Nel secondo tempo, Pompilio esce, entra Lanteri, di qui a breve la svolta. Passano solo 3 minuti e mette in area bresciana una palla che chiedeva solo di essere spinta dentro da Ferreira, vantaggio importantissimo nella corsa salvezza. Dopo pochissimo, sempre il francese va vicino al secondo gol, ma esce di poco. Il Lumezzane non ci sta e in dieci minuti ha ben 4 occasioni da rete una più pericolosa dell'altra ma San Domenico Botticella da Deliceto, ci mette una mano, anzi più di una. Il Foggia soffre fino alla fine, anche perché rimane in 10, questa volta non per espulsione, ma per l'infortunio (sembra serio purtroppo) occorso a Wagner, con tutti i cambi già effettuati, lotta e non permette alla squadra lombarda di avvicinarsi ancora nei minuti di recupero (ben 5) all'area rossonera. Lecce porta quindi bene, punti preziosi nella salvezza dicevamo all'inizio. Per la matematica però occorre un altro piccolo passo, almeno un punto a Sorrento e Terni e l'obbligo di vincere con il Pavia, per scongiurare i playout, certo se mercoledì nel recupero dovesse perdere anche il Monza saremmo già salvi, ma non facciamo calcoli, fuori gli attributi negli ultimi 270 minuti di campionato! Meritiamo di stare un pò tranquilli, in attesa di novità societarie che possano portare ad un altro tipo di stagione.