William Happ, per 24 anni ha proclamato la propria innocenza. Accusato di omicidio di una ragazza 27enne nel 1986, Happ è rimasto per 24 anni rinchiuso nel braccio della morte, cercando di convincere tutti della propria innocenza.
Ieri, alle 18:01 (in Italia le 22:01) gli è stata iniettata una dose letale di anestetico che la Florida ha utilizzato per la prima volta, con qualche problema perché il condannato ha avuto circa 15 minuti di agonia prima che venisse dichiarato morto.
Nel 1986 l’uomo, con problemi di droga, era stato arrestato per un reato ma la polizia aveva riscontrato una sua impronta digitale sul luogo in cui Angela Crowley, una ragazza 27enne, era stata stuprata e poi uccisa.
Poco prima dell’esecuzione, William Happ ha confessato il crimine che invece aveva negato fino all’ultimo: «Per 27 anni l’orribile omicidio di Angela Crowley è stato circondato dall’incertezza e da circostanze poco chiare. Per la pace della sua famiglia, dei suoi cari e tutti coloro per le erano vicini, è con mia grande vergogna che nell’agonia devo confessare questo crimine tremendo. Chiedo perdono non solo alla famiglia ma anche a tutti coloro ai quali ho mentito perché sostenessero la mia innocenza».
Quella di ieri è stata l’ottantesima esecuzione compiuta in Florida, dopo che è stata reintrodotta la pena di morte 37 anni fa.
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