Chi di noi, da bambino, non ha giocato almeno una volta con il trenino elettrico? Ebbene, ora dagli Stati Uniti arriva un’importante scoperta: non è l’elettricità a far muovere il treno, ma è il treno a produrre elettricità.
È quanto hanno dimostrato alcuni ricercatori della Stony Brook University, che hanno trovato il modo di ricavare energia elettrica dalle vibrazioni prodotte da un treno in movimento.
Gli scienziati statunitensi hanno infatti ideato un dispostivo, MMR-based Railroad Energy Harvester, che ha già vinto il premio nazionale delle Energy Harvesting e che potrebbe essere presto commercializzato.
Si tratta di un congegno che, applicato sui binari, sfrutta l’oscillazione dei convogli raccogliendo l’energia dispersa dai treni in movimento e trasformando le vibrazioni in energia elettrica.
Secondo i ricercatori, l’energia così potrebbe essere usata per alimentare segnalazioni vocali e luminose, impianti periferici, biglietterie e passaggi a livello, abbattendo così i costi della gestione del sistema ferroviario.
Una scoperta che però sembra essere molto più funzionale ai grandi spazi che caratterizzano gli States che al territorio italiano. «Per le nostre ferrovie un sistema del genere sarebbe poco utile perché non abbiamo linee ferroviarie che attraversano vaste zone prive di urbanizzazione ed esistono comunque le alimentazioni elettriche lungo linea» afferma Dario Zaninelli, professore di sicurezza del Politecnico di Milano.
“In realtà – conclude Zaninelli – per noi sarebbe molto più conveniente che il binario non oscilli per risparmiare energia nel moto del treno, invece di generare cedimenti per recuperarla in un secondo tempo».
[foto da 100casa.it]
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