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Usa, la Corte Suprema verso il riconoscimento dei matrimoni gay in tutti gli stati

Creato il 27 aprile 2015 da Stivalepensante @StivalePensante

Arriva alla Corte Suprema degli Stati Uniti il caso che potrebbe portare alla storica legalizzazione dei matrimoni gay in tutti i 50 stati americani. I sommi giudici cominciano ad ascoltare gli argomenti riguardo alla costituzionalità delle leggi con cui alcuni stati vietano i matrimoni gay.

(telegraph.co.uk)

(telegraph.co.uk)

La Corte Suprema degli Stati Uniti verso la legalizzazione dei matrimoni gay in tutti gli stati. Sulla base delle decisioni prese dalla Corte Suprema, che nel 2013 ha abolito il divieto federale al riconoscimento dei matrimoni gay, molti osservatori considerano che si sia alla vigilia di una sentenza storica per il riconoscimento delle nozze gay. Nella Corte Suprema di Washington si respira, infatti, un’aria di grande attesa e già dal weekend ci sono persone che si sono messe in fila per assicurarsi un posto tra i 400 destinati al pubblico nell’aula dove, domani alle 10 ora locale, inizierà la discussione.

Sono ormai 37 su 50 gli stati americani che riconoscono i matrimoni gay: in molti la legalizzazione è avvenuta per decisione dei tribunali federali che, alla luce della sentenza della Corte Suprema del 2013, hanno dichiarato incostituzionali le leggi approvate dagli stati, ed in alcuni casi inserite come emendamenti nelle costituzioni statali, per riconoscere come matrimonio solo quello tra un uomo e una donna. Solo la Corte d’appello del sesto circuito, che ha sede a Cicinnati, lo scorso novembre ha confermato i bandi esistenti in Ohio, Michigan, Kentucky e Tennessee. E da domani l’appello contro questa sentenza verrà discusso dai sommi giudici: se da loro dovesse arrivare una dichiarazione di incostituzionalità del divieto in questi stati, automaticamente verrebbe considerata applicabile a tutto il Paese. In questo modo si concluderebbe un processo storico che ha portato in pochi anni ad un cambiamento totale dell’atteggiamento degli americani nei confronti dei matrimoni gay. La sentenza è attesa entro la fine di giugno.

Intanto in Italia il 3° Rapporto “Generazione Proteo” indica che il 60% dei giovani italiani è favorevole ai matrimoni gay. Il 70% dei giovani italiani fra 17 e 19 anni è convinto che le coppie di fatto debbano avere gli stessi diritti di quelle sposate e il 60% dice sì ai matrimoni (ma non in Chiesa) tra omosessuali. Il campione, però, si spacca di fronte all’ipotesi delle adozioni per i single e le coppie gay (58,9% “poco” o “per niente” d’accordo) ed è contrario all’aborto (63,3%, con il 68,6% tra le femmine). E’ quanto emerge dal 3° Rapporto “Generazione Proteo”, realizzato dalla Link Campus University su un campione di 10mila ragazzi degli ultimi anni delle scuole secondarie di secondo grado, presentato oggi a Roma. Dall’indagine risulta inoltre che solo un ragazzo su cinque ritiene che quello omosessuale sia “un rapporto contro natura”. E ancora, in tema di famiglia, i giovani confermano un fortissimo legame e la quasi completa fiducia nei confronti dei genitori (‘molto’ o ‘abbastanza’: 87,7%) più che negli amici (73,8%). (ADNKRONOS)


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