Qualcuno usa dire che i farlocchi pacifisti sono come orologi che dicono l’ora giusta due volte al giorno: il quaio e’ che, a quanto vedo, sono riusciti ad essere orologi guasti che non indicano l’ora giusta nemmeno due volte al giorno. Hanno passato gli ultimi 40 anni a spiegare OGNI guerra degli USA come “voluta dalla lobby delle armi”, ed oggi che per la prima volta gli USA fanno una guerra per la lobby delle armi, che fanno? Dicono tutto, tranne la cosa giusta.
Si , si, lo so. I siriani hanno ucciso 1476,3 persone coi gas chimici, tra le 14:32:21,006 e le 16:43:55,932. Piu’ o meno. Erano tutti vicini ai camion dei gelati dove Saddam Hussein conservava le bombe atomiche. Un pochino piu’ a destra. Detto questo, la risposta e’: chissenefrega. Davvero. Voglio dire, voi siete sicuri che le armi chimiche siano terribili rispetto a quelle “convenzionali”? Aha? E come mai quando portate il vostro animaletto domestico dal veterinario per farlo sopprimere il vet non lo fa stritolare sotto i cingoli di un carro armato, non lo falcia con una mitragliatrice, non lo brucia col napalm, bensi’ usa un mezzo chimico per ucciderlo?
Perche’ il mezzo chimico e’ piu’ pietoso ed umano. Di gran lunga.
Ora, e’ vero che e’ difficile calcolare la quantita’ di gas inalato a seconda della distanza e delle condizioni meteo, ma d’altro canto, calcolare quanta gente morira’ quando lanciate qualsiasi altro ordigno, cosa che Assad ha fatto in abbondanza, non e’ molto diverso.
Non e’ quindi realistico pensare che sinche’ Assad uccide 80.000 persone sbudellandole a mitragliate dai carri, bruciandoli vivi col napalm, facendoli agonizzare di sepsi mediante schegge e mine e shrapnel, allora vada bene, e poi ne uccide un migliaio con una morte tutto sommato pietosa , e zac, diventa un porco per quello.
Le armi chimiche sono di gran lunga piu’ pietose di quelle convenzionali. Uccidono velocemente, le piu’ avanzate producono svenimento o catatonia, e non inducono le atroci sofferenze delle armi convenzionali, che bruciano, lacerano, sventrano, macellano il corpo umano.
Potrete portarmi foto raccapriccianti di cicatrici da armi chimiche. E non arriverete a sfiorare l’ 1% dell’ orrore di quelle che potrei mostrarvi io sugli effetti delle “care buone vecchie” armi convenzionali.
In realta’ l’ Intervento americano in Siria e’ legato ad un qualcosa che si puo’ riassumere con pochi fatti:
Dopo il crollo legato alla fine dell’ Unione Sovietica, la Russia sta iniziando nuovamente a contendere agli USA il primato degli esportatori di armi. Come produttori gli USA sono piu’ robusti perche’ ne consumano di piu’ e sono meglio armati, ma come esportatori iniziano a soffrire la concorrenza.
ma c’e’ di peggio. Chi sono i maggiori importatori, e da chi si riforniscono?
c’e’ una catastrofe commerciale in corso tra India e Cina. Sono i due piu’ grandi importatori del mercato, si stanno armando abbestia, e importano DALLA RUSSIA.
In parole povere:
Sebbene il mercato africano faccia registrare un business mai visto per l’industria militare USA, le nazioni che stanno costruendo sistemi di difesa possenti ed integrati si armano quasi esclusivamente dalla Russia. I russi stanno acquisendo un’esperienza incredibile come fornitori di sistemi armi per paesi che stanno costruendo imponenti sistemi di difesa integrata.
E’ fondamentale capire, adesso, il perche’. Se magari qualcuno pensa naturale per la Cina rifornirsi dai russi perche’ “comunista” (nonostante la Russia non sia piu’ comunista e gli USA abbiano solidi rapporti commerciali coi cinesi), una nazione come l’ India , che ha robustissime relazioni con gli inglesi, e quindi con l’occidente anglosassone, perche’ continua a preferire la Russia?
E’ una storia lunga, e inizia col disastro serbo voluto dal governo Clinton.
Clinton reagisce contro la Serbia, e quando inizia a bombardarla, si pensa che la Serbia capitolera’ dopo 2-3 giorni.
Ma la realta’ fu molto diversa. Per prima cosa, i servizi americani vennero intossicati da informazioni false su bersagli fantoccio. Dopo 78 giorni di bombardamenti, quando finalmente la Serbia si arrese, la missione nato che ando’ a prendere il controllo del Kosovo scopri’ un “problemino”. I serbi si ritiravano ORDINATAMENTE di fronte a loro, e quando si doveva eseguire il passaggio di consegne, trovavano sempre un ufficiale serbo con cui trattare.
Insomma, la catena di comando serba era praticamente intatta. Ma non solo: quando si tratto’ di Belgrado, gli osservatori NATO entrarono per prendere il controllo dell’aereoporto e ci trovarono i reparti alfa dei paracadutisti russi. In qualche modo, avevano attraversato i paesi dell’est (oggi nuovi membri NATO) ed erano arrivati sino all’aereoporto, senza che ne’ gli AWACS ne’ altri strumenti di spionaggio si fossero accorti della cosa.
I russi sgombrarono il campo dopo un paio di giorni, ma il messaggio era chiaro: qualcuno sapeva come muoversi sotto le bombe americane, e non solo: un intero esercito (quello serbo) aveva capito come salvarsi per intero sotto il bombardamento “di precisione” americano.
Il secondo smacco viene nel 2008, nella guerra tra Georgia ed Ossezia. La Georgia , candidata ad entrare nella NATO, forte di qualche migliaio di “consiglieri militari” americani ed israeliani, attacca l’ossezia, bombardando con gli MLR la capitale, che viene letteralmente cancellata. Questo produce qualche migliaio di morti.
Putin decide di controbattere, e muove la 58A divisione che in un giorno raggiunge l’ Ossezia ed elimina circa 3000 dei soldati e dei consiglieri militari occidentali, per poi attaccare la citta’ georgiana di Gori. In tre giorni il conflitto finisce in maniera estremamente rovinosa, e come se non bastasse la flotta russa si mette di fronte alla Georgia, bloccandone i porti, ed eliminando con facilita’ la “punta forte” della flotta Georgiana, una nave di classe Combattente II, di produzione francotedesca.
Il punto pero’ e’ semplice: la presenza della 58a armata in zona era nota, ma non era nota la sua capacita’ di proiezione, e specialmente a nulla erano serviti i consulenti occidentali durante gli attacchi russi, che non hanno saputo fermare gli attacchi aerei contro le basi militari georgiane, ne’, cosa importante, non sono riusciti a dare l’allarme in tempo. Se considerate che la Georgia ,in trattativa per diventare un membro nato, aveva appena svolto esercitazioni ” Immediate Response 2008, e Caucasus 2008″. la prestazione e’ un pelo “deludente”.
La domanda iniziava ad essere pressante: com’e’ che i russi riescono a piazzarti una divisione di paracadutisti dove cazzo vogliono e quando vogliono, anche sotto i bombardamenti “di precisione” USA?
C’era poi un’altro problema: sebbene l’aviazione russa sia stata usata, i russi non avanzarono dopo aver conquistato la superiorita’ aerea, ma prima. Mossero carri e paracadutisti prima di essere certi di non subire scherzi, e mentre ancora l’antiaerea georgiana era in funzione, cosa che costo’ due aerei russi abbattuti.
I generali occidentali subito parlarono di “errori” e di “scarsa coordinazione”, ma stranamente, nessuno dei numerosi “consiglieri” occidentali riusci’ a suggerire nulla di fattibile agli aspiranti alleati georgiani. Ma, peggio, nessuno dei “grandi tecnici” che si strappavano i capelli di fronte agli “eclatanti errori tecnici” dei russi, riusci’ mai ad illustrare i COSTI di questi presunti errori. Perche’ un errore che porta a schiacciare il nemico e prendere una zona sotto controllo a me sembra piu’ una vittoria.
Potrei continuare, ma in soldoni il problema e’ questo:
i russi vendono piu’ armi in Asia sostenendo di aver sviluppato tali armi per supportare precise tattiche , le quali tattiche renderebbero , almeno nel continente asiatico, del tutto superflua l’ossessiva ricerca della superiorita’ aerea americana.
Lo stesso sviluppo di aerei ha preso due vie diverse. Gli americani hanno proceduto verso la “quinta generazione”, mentre i russi sostengono che una generazione 4++ sia migliore e piu’ efficace, e pur avendo aerei con capacita’ simili, riescono a convincere gli alleati asiatici che il modo di attaccare degli USA sia inutile contro le loro tattiche, e che anche dopo mesi di bombardamenti un esercito da loro armato ed addestrato possa sopravvivere con tutta la catena di comando integra, e che quindi il fatto che un aereo di quinta generazione americano possa arrivare a bombardare con precisione sia un inutile dispendio di energie e di intelligence, visto che non prepara alcuna guerra sul terreno.
I russi sostengono di poter far avanzare intere armate senza preoccuparsi della superiorita’ aerea nemica, mantenendole operative anche sotto l’attacco di “bombardamenti chirurgici”, e di poter addirittura avanzare in territorio sorvegliato dagli Awacs americani (come fecero sulla Serbia, aereoporto di Belgrado) senza che gli americani sappiano nulla della loro presenza.
Questa cosa e’ effettivamente convincente, e se guardate i grafici di vendite vi accorgete abbastanza in fretta che molti stanno credendo ai russi.
L’ultima scena della commedia va in gioco pochi anni fa, quando Hetzbollah attacca israele. Diversi Merkava tornano alla base con segni di un nuovo tipo di armi anticarro, che vanificano anche le protezioni dell’equipaggio di un carro piuttosto sofisticato a riguardo come quello. I carri superstiti vengono portati in USA per essere esaminati, ma il concetto e’ chiaro: i russi hanno sviluppato qualcosa di nuovo, e l’hanno testata approfittando di quel conflitto regionale.
E ancora, sia in IRAQ che in Afghanistan, si conferma la forza strategica dell’aviazione statunitense, ma si evidenzia il suo limite tattico. Sebbene gli USA sfoggino i droni per dare una dimensione tattica alla guerra del cielo, si sa benissimo che vanno bene per dare la caccia ai banditi, ma non avrebbero speranza in caso di una guerra vera con vere unita’ al suolo.
Il problema dell’industria militare americana e’ che si sta diffondendo una diceria molto pericolosa: che le armi USA siano cosi’ specializzate che hanno senso solo se sei la NATO , e per tutti gli altri sia inutile comprarle. Inoltre, si diffonde la diceria che i russi sappiano come fermare i droni americani, come fermare i caccia americani, anche quelli invisibili, e gira voce che i russi sappiano anche come fermare i missili da crociera americani.
Dal punto di vista degli analisti americani, si sospetta che i russi abbiano effettivamente sviluppato una nuova generazione di armamenti e di sistemi per la difesa integrata, ma la cosa piu’ importante e’ che non si capisce bene a chi li abbiano venduti e con quali optional.
Questo sta facendo pensare a molti stati asiatici che avendo una popolazione sufficientemente stoica da sopportare i bombardamenti mirati americani, piu’ delle forze armate sviluppate secondo le premesse russe, la macchina militare americana possa fare un gigantesco flop.
L’idea generale che si sta diffondendo tra le grandi nazioni asiaiche e’ che gli americani sappiano abbattere i tuoi satelliti, che sappiano spegnere l’ iPad dei soldati nemici, che sappiano colpire la coda di un disco volante alieno che intende invadere la terra, ma quando si parla di affrontare un duello di artiglieria o un assalto di carri in uno scenario ampio come quelli asiatici, gli americani abbiano poco da dire. Sono eccezionali nel fare cose straordinarie, ma assolutamente mediocri nel fare le cose normali.
Gli americani stanno mostrando, piu’ o meno di avere gli stessi dubbi degli stati maggiori asiatici. La storia dell’attacco “cheap” convince poco. Avendo basi navali in Italia, al centro del mediterraneo, ed essendo la Grecia nella NATO (a dire il vero, anche la Turchia e’ nella NATO), l’idea di muovere poche navi per un attacco coi tomahawk e’ incomprensibile se il problema sono i costi. Dichiarare che il massimo che ti puoi permettere sono 3-4 navi significa invalidare l’intera sovrastruttura NATO in europa e nel mediterraneo.
Innanzitutto, poche navi nel mediterraneo sono un pochino debolucce. Non che una grande flotta sia meglio, ma almeno ha i mezzi per contrastarti. Nel mediterraneo, ove ogni scoglio ha orecchie, e’ assai facile che i siriani abbiano la posizione delle navi americane da qualche amico. Dopodiche’, dei semplici “destroyer” senza copertura corrono diversi rischi.
Uno e’ l’effetto falkland: un aereo acrobatico del cazzo (per inciso, lo stesso che le forze armate italiane usano come addrestratore delle frecce tricolori) ti sgancia un missile del cazzo, che pero’ ti elimina una nave intera. Inoltre, ci sono missili simili che possono partire dalle coste, cioe’ da posizioni di terra.
Inoltre, quanti missili possono lanciare queste navi? Possono regalare circa 500 nuove esplosioni alla Siria, ammesso che il budget lo permetta – con la Libia non lo permise – e se anche e’ vero che il Tomahawk e’ difficilissimo da fermare, e’ anche vero che i russi sostengono di riuscire a fermarlo.
La partita di Obama e’ quindi difficile per questo motivo:
Da un lato, i russi sono un concorrente terribile per l’industria militare americana, e stanno insinuando ovunque il sospetto che tutto l’apparato militare americano – e probabilmente tutta la nato – siano di fatto inoperabili perche’ inefficaci sul territorio asiatico, e comunque troppo costosi da operare. Gli USA devono intervenire in siria perche’ se mostrano la paura che la loro flotta non possa operare in quella zona e/o che le loro armi siano inutili, confermeranno ai generali asiatici quel che gia’ sanno. Ovvero, che le armi americane sono buone per combattere marziani supertecnologici che esistono solo nei videogiochi.
Esiste inoltre una diceria, supportata dai fatti di Georgia prima, di Libia dopo e oggi di Siria, che la NATO non esista piu’. Cosa fa la Turchia? Perche’ non presta le basi? Come mai non partecipa la flotta turca? E i greci? Perche’ i greci non mettono a disposizione aereoporti? Come mai persino gli inglesi si tirano indietro? La nato ESISTE ANCORA?
Esiste anche un pericolo peggiore: che i russi abbiano dato ai siriani armi di ultima generazione, o consiglieri militari. Basta che qualche aereo americano, qualche tomahawk vengano abbattuti, e i russi potranno dire: ecco, quelli erano i nostri consiglieri militari. Visto che possiamo abbattere i tomahawk? Se poi avvenisse agli USA quel che e’ avvenuto agli inglesi alla falkland, e una nave fosse colpita, sarebbe la fine: guardate quante navi da guerra esportano gli USA, sopra, nei grafici.
Questa volta e’ finalmente vero quel che normalmente dicono i farlocchi pacifisti, e peraltro a fortiori potrei portare come prova che i pacifisti siano a farfalle e non menzionano le cose. Il governo USA e’ costretto a mostrare che puo’ colpire con la forza aerea , navale e missilistica, perche’ in asia molti , ma molti ne dubitano. Tuttavia, e’ cosciente che dopo 20 anni di guerre condotte sempre allo stesso modo, esiste ed e’ forte il pericolo che qualcuno abbia sviluppato qualche tipo di tattica capace di sostenere l’urto dei metodi americani.
Se gli USA non riescono a colpire il 100% dei bersagli col 100% dei missili, a riportare a casa il 100% delle navi e a annientare con questo attacco le forze siriane, hanno perso la guerra, e con questa guerra, non hanno piu’ credibilita’ militare.
Putin lo sa, ed e’ felice di dare una spintarella sulle spalle ad Obama, e non e’ cosi’ improbabile che qualche gioello dell’antiaerea russa finisca nelle mani dei siriani, o almeno a zonzo per la Siria. Obama lo sa e per questo sta rischiando poche unita’ , promette una campagna breve ed economica, ed e’ molto restio ad attaccare.
In realta’, tutto questo nasce dalle esigenze dell’industria militare americana. Quando sono gli industriali delle armi a volere una guerra, e persino i falchi tra i militari sono scettici, mala tempora currunt.
Stavolta, e’ vero. Tutto questo serve a salvare la reputazione dell’industria militare americana. E’ la prima guerra USA fatta con questa motivazione dal crollo del muro di Berlino, e quanto a precedenti, le guerre che iniziano solo per esibire muscoli di solito finiscono male.
Ma la storia non e’ prassi, quindi vedremo.
Uriel