L’altro giorno ho ricevuto questa mail da Giuseppe, un mio cliente ed ex-allievo dei corsi con cui ci scriviamo di tanto in tanto:
Ciao Roberto,
l’altro giorno parlavo degli ETF con un promotore e me li sconsigliava dicendomi che erano investimenti “su carta” e che la prossima bolla speculativa colpirà proprio quelli.
Secondo ciò che mi hai spiegato tu, il suo discorso sono tutte “ca**ate” (scusa il termine, ma quando ci vuole…), cosa posso rispondergli quando torno sul discorso, visto che non voglio farlo cadere cosi?
Grazie, Giuseppe
Ho deciso di pubblicare questa mail non tanto per rispondere a Giuseppe (avrei potuto farlo privatamente senza difficoltà) quanto perchè testimonia ancora una volta la tristissima situazione in cui giace in Italia la (non) consulenza prestata da decine di migliaia di promotori finanziari che guadagnano e prosperano soltanto sull’ignoranza e sulla paura altrui, peraltro il più delle volte facendolo in maniera becera come nel caso appena riportato.
Il caso in questione oltretutto non è che sia unico nè la prima volta che parliamo di episodi simili, leggi ad esempio questo articolo incentrato su un episodio simile riportato da un altro mio ex allievo e cliente (clicca QUA).
Come sa chiunque abbia partecipato ai miei corsi INTELLIGENZA FINANZIARIA (prossima edizione 26/27 novembre a Lugano) o a INVESTIRE IN AZIONI E ETF – POSITION TRADING (prossima edizione sabato 18 dicembre a Reggio Emilia), un ETF (Exchange Traded Funds) altro non è se non un “contenitore” finanziario che a sua volta investe in un paniere di azioni o obbligazioni diversificato su base geografica, settoriale o secondo altri criteri.
- Cosa vuol dire quindi “investimento su carta” ?
- E perchè “la prossima bolla speculativa dovrebbe colpire proprio quelli“? E, giusto per curiosità, chi sarebbero “quelli“?
Immagino che, nelle parole di infinita saggezza e competenza espresse dal promotore, “quelli” siano gli ETF ma se il prezzo degli ETF dipende dal prezzo dei titoli che lo compongono (che possono essere diversissimi tra loro da ETF a ETF), è evidente che profetizzarne così genericamente una salita di prezzo, una discesa o un “crollo” è in sè un’affermazione priva di senso.
Ora, la mia domanda è un’altra: “Per quale motivo un promotore dovrebbe formulare un’affermazione così priva di ogni forma minima di senso logico o aderenza alla realtà?”
Non mi vengono in mente che due possibilità:
- E’ completamente ignorante e non sa neppure lontanamente di cosa sta parlando
- E’ in completa e totale malafede
Lascio a Giuseppe per il caso specifico e a chi legge per una valutazione generica della categoria la scelta tra le due possibilità. In entrambi i casi, io scapperei lontano mille miglia dalla consulenza di un personaggio simile, magari dopo avergli chiesto quale potrebbe essere l’alternativa di investimento da lui consigliata.
Nella migliore ipotesi ti sentirai suggerire di investire in “Fondi Comuni di Investimento” che, senza scendere nel dettaglio, sono contenitori di titoli finanziari molto simili agli ETF ma che, tra le varie caratteristiche che li contraddistinguono, caricano sul cliente investitore costi e commissioni a favore della banca e della rete commerciale mediamente pari al 400-500% in più rispetto a quelli caricati sugli ETF!!!
Considera poi che, tra le varie proposte di investimento che ci si potrebbe sentire tipicamente rivolgere da un operatore bancario o un promotore finanziario, i “Fondi Comuni di Investimento” sono probabilmente la meno peggio dal punto di vista del cliente …
Vale la pena che continui ad argomentare il ragionamento?
Proprio l’altra sera parlavo al telefono con un altro mio cliente che voleva confrontarsi con me sulla sua idea di estinguere il proprio portafoglio di fondi comuni che, su un importo di decine di migliaia di euro e su un orizzonte temporale di più di dieci anni di vita, accusa ad oggi una perdita superiore al 45%.
Naturalmente, il promotore che fino ad oggi ha gestito e strutturato quel portafoglio sosteneva che estinguerlo sarebbe stata una cattiva idea (!) sia perchè il portafoglio da lui consigliato, nello stesso arco temporale, aveva fatto meglio di quelli della concorrenza (!!) sia perchè, nel prossimo futuro, sullo stesso portafoglio si attenderebbero “importanti rialzi “!!!
Le argomentazioni avanzate da questi personaggi sono così ridicole che il tutto sarebbe anche comico se non fosse che a me fa invece ribollire il sangue che questi personaggi continuino ad imbrogliare il prossimo e a sottrargli con i propri raggiri e manipolazioni il frutto di tante fatiche e sacrifici.
Ciò che ritengo straordinario in tutto ciò è come questi personaggi possano riuscire a port
are ancora avanti le proprie argomentazioni trovando o mantenendo clienti che gli affidano incautamente il risparmio delle proprie famiglie nonostante l’evidenza crescente e le migliaia di testimonianze e studi che ormai da molti anni dimostrano l’incompetenza e la scarsa etica di questi personaggi e delle tattiche commerciali e di investimento che portano avanti.Devo dire che, comunicativamente parlando, non sono meno straordinari del compianto Barone de Curtis (al secolo il mitico Totò) che nei suoi film riusciva a vendere il Colosseo e la Fontana di Trevi agli incauti turisti americani nel secondo dopoguerra.
D’altra parte, se nel 2010 continuano ad avere un grandissimo seguito i maghi e gli astrologi televisivi e coloro che vendono miracolistici intrugli a base di alghe o pozioni e e filtri per il successo in amore o negli affari o per eliminare il malocchio, appare evidente che a molti appare ancora oggi preferibile credere ed affidarsi a sedicenti stregoni di ogni genere e tipo piuttosto che sforzarsi di acquisire un minimo di informazione sui fatti e cercare di pensare con la propria testa. I politici sono un’altra categoria che vive e prospera su queste persone, ma questa è veramente un’altra storia…
Fortunatamente, non sono l’unico a sostenere queste tesi e sempre più persone decidono di smettere di farsi prendere in giro da questi pseudo promotori finanziari (non voglio fare di tutta l’erba un fascio, esistono lodevoli anche se purtroppo minoritarie eccezioni di ottimi promotori e bancari che lavorano con etica e competenza) come testimoniano settimanalmente gli articoli del Sole 24 Ore che documentano la costante discesa degli investimenti in Fondi Comuni e investimenti bancari strutturati e il boom crescente degli ETF.
Tempo di svegliarsi, cari risparmiatori!
Roberto Pesce
Bookmark and Share More »Powered by Bookmarkify™