Scoperta l’area del cervello che dopo la sbornia indica di non “bere mai più”. Lo studio è stato effettuato dai neuroscienziati dell’University of Utah che hanno identificato questa “particolare” zona del cervello.Questo pensiero è accompagnato solitamente, secondo la ricerca, anche da un forte mal di testa e dalla nausea.
(esseresani.pianetadonna.it)
La ricerca. E’ stata trovata, da parte dei neuroscienziati dell’University of Utah, la parte del cervello che dopo la sbornia indica di non bere mai più. Quest’idea si accompagna, solitamente, ad un forte mal di testa, alla nausea e, soprattutto, al senso opprimente di fare che in modo che non si tocchino bevande alcoliche fino a quando non ci si ristabilisce totalmente.
L’obiettivo dello studio. L’intento dello studio è quello di riuscire a trattare in maniera migliore, dopo aver scoperto questa “nuova” area cerebrale, l’alcolismo e tutto quello che ne comporta. Lo studio ha così permesso di scoprire che quando la habenula laterale è “inattiva” nei ratti, questi incappano in ripetute sbornie e sono meno capaci di trarre insegnamento dalle brutte esperienze.
La differenza di consumo tra il bevitore sociale e l’alcolizzato. “Nelle persone l’escalation del consumo è ciò che, alla fine, separa il bevitore sociale dall’alcolizzato”, afferma al “Daily Mail” il neurobiologo Sharif Taha. La ricerca, pubblicata online su “Plos One”, ha dimostrato che l’habenula laterale è attivata dalle brutte esperienze e che i risultati suggeriscono che, senza quella particolare zona del cervello “accesa”, si finisce per bere di più, perché non si impara a evitare i problemi che si manifestano nel dopo sbornia. I ricercatori hanno concluso, infine, che è proprio l’habenula laterale ad aiutarci ad associare i postumi di una sbornia con il desiderio di non bere più di nuovo così tanto.
