Il logo di "Photoshop"
La National Advertising Division (NAD) statunitense ha vietato l'uso di immagini trattate con "Photoshop" nelle pubblicità dei cosmetici.Il primo caso sottoposto a veto da parte dell'Autorità di Vigilanza ha riguardato la pubblicità di un mascara (Cover Girl mascara della Procter&Gamble): nelle foto promozionali le ciglia apparivano allungate del doppio dopo l'uso del prodotto cosmetico. Tuttavia, in basso appariva una scritta - in piccolo - che avvertiva che la foto era stata ritoccata. Ma, in ogni caso, l'effetto "suggestione" sui telespettatori/consumatori (portati, naturalmente, a vedere le foto e non la scritta microscopica) era garantito.
Andrea Levigne, Direttore della NAD, ha dichiarato che "Non si può usare una foto per spiegare come sarà l’aspetto una volta che una donna ha applicato un cosmetico e poi in piccolo scrivere ’non è esattamente cosi' ".
Il caso sopra citato costituirà un importante precedente per intervenire in casi simili - ad esempio, nelle pubblicità che mostrano le modelle artificialmente dimagrite per promuovere prodotti legati alla dieta.
Analogamente, in Gran Bretagna nel 2010 la Advertising Standards Authority ha vietato una pubblicità con Julia Roberts, dove la famosa attrice appariva eccessivamente " ringiovanita ".
Roma, 19 dicembre 2011 Avv. Daniela Conte
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