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Usbergo

Da Renzomazzetti
Guttuso.

Guttuso.

 

Usbergo.=. Siamo vittime di un duplice miraggio. Se guardiamo fuori e cerchiamo di penetrar le cose, il nostro mondo esterno perde in solidità, e finisce per dissiparsi quando arriviamo a credere che non esiste per se stesso ma per noi. Ma se, convinti della sua intima realtà, guardiamo dentro di noi, allora tutto ci sembra venir da fuori e chi svanisce è il nostro mondo interiore con noi stessi. Che fare allora? Tessere il filo che ci danno, sognare il nostro sogno, vivere; solo così potremo operare il miracolo della creazione. Un uomo attento a se stesso e che bada ad ascoltare soffoca l’unica voce che potrebbe ascoltare: la sua; ma lo stordiscono i rumori esterni… Ed io pensai che missione del poeta era inventar nuove poesie dell’eterna umanità, storie animate che, pur essendo sue, vivessero ugualmente per se stesse.

A voi studenti è riservato un ruolo importante nella rivoluzione, perché ogni rivoluzione non è altro che una ribellione di giovani. Ed io ho avuto sempre un alto concetto di voi. Ho già detto altre volte che la scuola non potrà essere riformata e progredire in modo efficace, senza la collaborazione degli studenti. Tantomeno ho ritenuto giusta la concezione dello studente apolitico. Gli studenti devono fare politica, altrimenti la politica sarà fatta contro di voi.

I N T R O D U Z I O N E

Leggendo un chiaro giorno

i miei amati versi,

ho visto nel profondo

specchio dei miei sogni

 

che verità divina

sta tremando di paura,

è un fiore che affida

il suo profumo al vento.

 

L’anima del poeta

si orienta nel mistero.

Solo il poeta vedere

può ciò che è lontano

nell’anima, in un suono

cupo e magico avvolto.

 

L’anima del poeta

si orienta nel mistero.

Solo il poeta vedere

può ciò che è lontano

nell’anima, in un suono

cupo e magico avvolto.

 

Là in quelle gallerie

eterne del ricordo,

dove povera gente

appese come trofeo

 

il vestito da festa

pieno di tarli e vecchio,

là il poeta conosce

il faticare eterno

guardare delle api

dorate dei sogni.

 

Poeti, l’anima tesa

verso il profondo cielo,

nella battaglia cruda

o nel tranquillo orto,

 

facciamo il nuovo miele

con vecchi dolori,

la veste bianca e pura

con pazienza cuciamo,

sotto il sole lustriamo

il forte usbergo in ferro.

 

L’anima che non sogna,

lo specchio che è nemico,

proietta in un profilo

grottesco il nostro volto.

 

Sentiamo uno sbocco

di sangue, qui nel petto,

che passa… e sorridiamo,

e a lavorar torniamo.

Guttuso:ragazza che canta l'Internazionale.

Guttuso:ragazza che canta l'Internazionale.

LXII.

 

La nube è squarciata; là nel cielo già

brilla l’arcobaleno,

ed un cerchio di pioggia

e sole avvolge il campo.

 

Son sveglio. Chi intorbida

i magici cristalli del mio sogno?

Il mio cuore batteva

attonito e smarrito.

 

I limoni in fiore,

i cipressi dell’orto,

verde il prato, il sole, l’acqua, l’iride…

l’acqua nei tuoi capelli!

 

E tutto nel ricordo si perdeva

come una bolla di sapone al vento.

 

LXIII.

Era il demonio del sogno, l’angelo

più bello. Brillavano

come acciaio gli occhi vittoriosi,

le fiamme sanguigne

della torcia fecero

luce in fondo all’anima.

 

  • Verrai con me? - Giammai; mi spaventano

    le tombe ed i morti.

    Ma la sua mano ferrea

    stringeva la mia destra.

 

  • Verrai con me… Ed avanzai nel sogno

    accecato da rossa luminaria.

    Nel profondo sentii delle catene

    suonare e fiere in gabbie fremere.

 

LXIV.

 

Dall’uscio di un sogno mi chiamarono…

Era la buona voce, amata voce.

  • Dimmi: verrai a veder l’anima con me?…

    Giunse al mio cuore una carezza.

  • Sempre con te… Ed avanzai nel sogno

  • per una lunga e nuda galleria

    sentendo il tocco della veste pura

    e il pulsar dolce della mano amica.

    -Antonio Machado-

 

[usbergo = corazza del sapere.]

 Nulli sapere casu obtigit = Seneca =

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