A 20 anni di distanza dalla sua morte (1994), la rockstar dall’indiscusso fascino senza tempo, l’adorato Kurt Cobain frontmen dei Nirvana, torna a rivivere nel primo documentario “ufficiale” dedicato alla sua vita, e soprattutto alla sua musica.
Montage of Heck, che prende il titolo dal mixtape, o meglio dal “collage di suoni” registrato da Kurt a fine anni ’80 (per amor di cronaca nel 1988, ovvero un anno prima dell’uscita di Bleach, album di debutto dei Nirvana), è la chiave d’accesso all’archivio privato di Kurt Cobain: filmati casalinghi inediti, registrazioni, disegni, fotografie, pagine di diario, demo, ricordi personali e di famiglia, testi di canzoni.
“Come ho messo mano agli archivi di Kurt – racconta il regista – ho scoperto duecento ore di musica sconosciuta ai più, un’ampia gamma di opere artistiche – dipinti, sculture – oltre 4mila pagine di scritti e ore e ore di filmati fatti in casa, tutte testimonianze che serviranno a realizzare un ritratto intimo di un uomo che raramente decideva di raccontarsi ai media”.
Diretto da Brett Morgen, già regista del bellissimo e acclamatissimo documentario sui Rolling Stones – Crossfire Hurricane, e co-prodotto dalla figlia che Kurt ha avuto con Courtney Love, Frances Bean Cobain, è un film excursus fra Come as You are e Smell Like Teen Spitit (solo per citare le canzoni più rappresentative dei Nirvana) e molti altri inediti originali di Cobain, incluse alcune live performance.
Un viaggio nella musica e nei pensieri di un uomo diventato un mito per intere generazioni. Una figura cult del grunge anni ’90. Uno tra i più grandi e tra i più significativi artisti maledetti del 20° secolo.
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