Antica area industriale piena di magazzini e despositi il Testaccio, che si trova ai piedi del colle Capitolino, sotto l’esclusiva, lussuosa e tranquilla zona dell’Aventino, è uno dei pochi quartieri che si azzarda a contendere a Trastevere la condizione di assoluta romanità. Almeno per quanto riguarda i suoi residenti che amano definirsi romani de Roma: i più romani tra tutti i romani. E’ per questo, e per il forte vincolo di comunità che tradizionalmente li ha uniti, che è importante il Testaccio, non per palazzi, fontane, templi, sculture o piazze, che certo non abbondano e sono quasi insignificanti rispetto ad altri segni più distintivi della zona, ovvero una serie di strade con nomi d’inventori moderni (Alessandro Volta, Benjamin Franklin…), una vecchia discarica, un cimitero ed un macello abbandonato.
Proprio a quest’assenza di monumenti importanti- al di là del Cimitero Acattolico, della Piramide di Caio Cestio, del Museo di Via Ostiense e del Monte Testaccio- non ci sono molte cose che meritano di essere definite attrazioni turistiche, ma si attribuisce al radicato senso di romanità moderna del quartiere, che una volta visitato risulta difficile da dimenticare e rappresenta alla perfezione il suo celebre ed animatissimo mercato.
Nonostante tutto da tempo nelle sue strade la povertà e la marginalità di sempre convivono senza grandi tensioni con i nuovi abitanti con maggior potere d’acquisto che si sono trasferiti nel quartiere negli ultimi decenni a seguito di una serie di operazioni immobiliari di dubbia moralità e per intressi piuttosto torbidi che hanno cambiato profondamente l’aspetto degli edifici e comportato la comparsa di moderni sushi bar, negozi macrobiotici, caffé, discoteche e ristoranti, oltre ad altri nuovi generi di attività.
Non che prima si mangiasse male al Testaccio. Al contrario, il quartiere può vantare alcune delle migliori trattorie della città, come ad esempio Checchino dal 1887 (via di Monte Testaccio 30), tempio indiscusso dell’autentica cucina romana, Agustarello (via Giovanni Branca, 100), pure un autentico museo della tradizione gastronomica della città, famoso per piatti come i leggendari rigatoni con la pagliata, l’elegante Luna Piena (via Luca Della Robbia, 15/17), o la curiosissima Tuttifrutti (via Luca Della Robbia, 3), il cui squisito menù cambia quotidianamente e dalla quale, poichè chiude molto tardi, risulta meno difficile incamminarsi direttamente verso una delle tante discoteche e club della zona. Per esempio i due piani dedicati all’R&B e all’elettronica dell’Akab/Cave (via di Monte Testaccio 68-69), che è anche sala concerti, o del vicino Caffé d’Oriente (via di Monte Testaccio 36), famoso per le sue sessioni di musica latina dal lunedì al giovedì oltre che per la sua interessante terrazza aperta d’estate.
Paul OilzumInfine l’Alpheus (Via del Commercio, 36) propone una varia ed eclettica offerta musicale che comprende concerti, cabaret e teatro per coloro che vogliono esplorare la notte quando affittano appartamenti a Roma
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