Ma l'esecutivo dell'Usigrai è pronto alla battaglia. Casus belli il job posting per gli incarichi nelle sedi di corrispondenza, le cui potenzialità - secondo il sindacato - sono state disattese. In pratica l'Usigrai non ritiene convincenti le spiegazioni sui criteri di scelta adottati dall'azienda sul job posting, il metodo che avrebbe dovuto garantire la meritocrazia. Metodo che Gubitosi aveva detto di tenere in considerazione prima di assegnare gli incarichi.
Ma che cosa sarà successo per rompere l'idillio tra Vittorio Di Trapani, il segretario dell'Usigrai, e Gubitosi? Mah. Sta di fatto che l'assemblea dei comitati di redazione tenutasi ad Assisi il 4 e il 5 febbraio ha redatto un documento (approvato all'unanimità) molto critico con l'azienda di Viale Mazzini. Uno dopo l'altro sono stati elencati tutti i nodi al pettine. Il collasso della radio, per la quale "servono risposte conseguenti e urgenti". Gr Parlamento ancora ad interim. La fusione tra Rainews e Televideo sempre in mezzo al guado. Il problema non risolto del rapporto tra il canale all news e i tiggì generalisti che sta generando "un'inaccettabile concorrenza interna".
Quindi cdr in fermento. Usigrai pronto al corpo a corpo. Eppure Gubitosi ne aveva fatte di promozioni per strizzare l'occhiolino a Di Trapani e l'Usigrai. Ha promosso l'ex segretario Carlo Verna a vicedirettore della Tgr; Maurizio Blasi a caporedattore della sede di Ancona; Ida Baldi (spina al fianco nell'esecutivo di Di Trapani) a Rainews; Alessio Rocchi (ex cdr Tg1) a caporedattore di Rainews.