Il risultato della ricerca britannica è stato pubblicato sulla rivista Molecular Psychiatry, in cui viene anche spiegato come sia stato svolto lo studio, che ha coinvolto 120 soggetti identici per età, sesso e Qi verbale. Del totale dei partecipanti, il 50% faceva un abituale uso di cocaina, mentre il 50% non assumeva la sostanza ed è emerso che chi faceva uso di cocaina perdeva il doppio del volume cerebrale nel corso di un anno rispetto a chi utilizzava la sostanza.
Questo risultato è stato possibile mediante l’utilizzo di tecniche di neuro-imaging, grazie alle quali sono stati misurati i volumi cerebrali dei volontari ed è stato riscontrato un invecchiamento cerebrale nei cocainomani, ovvero il volume della sostanza grigia correlato all’età era minore in chi faceva uso di cocaina rispetto agli altri.
Invecchiamento cerebrale a causa dell’uso di cocaina: conferme scientifiche
In base alla ricerca britannica, le aree del cervello maggiormente coinvolte dall’invecchiamento cerebrale dovuto all’uso di cocaina, sono risultate la corteccia prefrontale e temporale, ovvero le parti associate alle funzioni di attenzione, decisione e memoria a breve termine. Karen Ersche, ricercatrice presso l’Università di Cambridge, precisa che “con l’età tutti noi perdiamo materia grigia, ma chi assume cocaina in modo cronico la perde a un tasso significativamente più rapido. Cosa che potrebbe essere un segno d’invecchiamento precoce”.
I risultati della ricerca britannica sono stati confermati da uno studio statunitense condotto dai ricercatori del
Il risultato di questo studio ha rivelato che l’area del cervello in questione, nei soggetti che facevano uso di cocaina in modo frequente, era di più piccole dimensioni rispetto a quella delle persone non dipendenti, anche se non vi era una correlazione a livello di consumo. Tuttavia questi dati hanno confermato che l’uso di cocaina determina un invecchiamento cerebrale più rapido rispetto a chi non utilizza questa droga.