Il termine Masche è diffuso un po' in tutto il Piemonte. L'etimologia oscura potrebbe derivare dal longobardo e riferirsi alle anime dei morti, oppure all'occitano, e in questo caso avrebbe a che fare con il praticare incantesimi. Sono personaggi molto presenti nella cultura popolare piemontese: non streghe, le Masche sono donne apparentemente normali, che però di madre in figlia si tramandano poteri sovrannaturali. Agiscono soltanto di notte e non mi è mai stato chiaro se questo succeda perchè i poteri di cui sono dotate siano a mezzo servizio, efficaci soltanto di notte, oppure se le Masche per non correre rischi non vogliano appalesarsi ai loro compaesani.
Resta il fatto che di giorno sgobbano come muli né più e né meno come tutte le altre montanare, ma di notte volano e possono addirittura far uscire l'anima dal corpo. Sarebbero anche immortali, ma visto che il pacchetto-poteri non comprende il dono dell'eterna giovinezza, invecchiano e si ammalano, e così ad un certo punto decidono di averne abbastanza, trasmettono il dono ad un'altra creatura vivente (il più delle volte è una giovane della famiglia, ma può succedere che sia anche un animale o un vegetale) e finalmente possono morire in santa pace.
Le Masche sono dispettose e capricciose ma non sono malvagie, e non è raro che dimostrino di avere buon cuore correndo in aiuto di chi è in pericolo. Sicuramente non hanno frequentazioni demoniache, vanno in chiesa e ricevono i sacramenti.
A Usseglio,
piccolissimo paese della Val di Lanzo con meno di duecentocinquanta abitanti, c'è una roccia su cui un tempo le Masche si ritrovavano prima di andare per pollai a rubare galline e tacchini. Dopo la razzia rientravano in paese e sulla sommità della Rocca del Cortevizio appiccavano il fuoco, spiumavano le galline, le arrostivano e se le sbafavano allegramente. Quando però il campanile incominciava a battere la mezzanotte, mollavano la cena e iniziavano a ballare sui tetti saltando da una casa all'altra al suono di una musica che solo loro potevano udire. A Usseglio entravano nelle case passando dai camini, nascondevano gli attrezzi da lavoro, facevano dispetti e deviavano addirittura l'acqua dei torrenti e dei ruscelli
Se qualcuno le faceva arrabbiare potevano anche arrivare a prosciugare le fontane.
Noi in realtà ad Usseglio non siamo andati per cercar Masche, ma per vedere finalmente la casetta dei nostri amici Angelo e Marisa. Una casa minuscola come una roulotte, ma così carina e accogliente che sarebbe un delitto non farla vedere anche a voi