UT New Trolls a Zibello, di Daniele Raimondi
Creato il 23 luglio 2014 da Athos56
Passioni d’estate con gli UT New Trolls a Zibello, in “Musica in Castello”C’è chi cambia vita in un mese e chi trasmette emozioni da quasi mezzo secolo. Appuntamento il 20 luglio 2014 con la XII edizione di Musica in Castello a Zibello, cittadina parmense, ricca di prodotti enogastronomici famosi in tutto il mondo, di curiosità storiche, culturali e paesaggistiche, ma con il tempo che non promette bene. In piazza Giovannino Guareschi, dalla semplice e armonica architettura guardata a vista dal suntuoso Palazzo Pallavicino, che accoglie sotto l’elegante porticato i tipici ristoranti, sul palco gli UT New Trolls, la band genovese illumina le belle pagine di datata e di recente storia, regalando le emozioni della musica live all’aperto. Gli UT New Trolls, vanto del periodo prog, eccoli oggi: Gianni Belleno, alla batteria e cori, Maurizio Salvi, hammond e tutte le tastiere del mondo, due nomi pesanti dell’universo musicale, accompagnati da Claudio Cinquegrana alla chitarra e cori, Umberto Dada voce, Andrea Lavelli al basso e cori, Stefano Genti alle tastiere e cori. Il baricentro della serata è stata la musica incisa nella storia, il repertorio è un sound che passa dalla contaminazione dei ritmi di una soave musica classica, con l’energia del rock, inanellando splendide melodie: Intro – Muddy Madalen – Chi mi può capire – dall’Allegro all’Adagio del Concerto Grosso, fra i brani più belli della scaletta, classici come Improvvisazioni – Vivace e Moderato – Fare You Well Dove - Studio e XXII Strada, partono le note di un capolavoro a tutti nel cuore, Una Miniera. A grande richiesta dal pubblico: Paolo e Francesca e C’è troppa guerra. La frequenza delle note e delle emozioni si coniugano magicamente, in “Diari di rara bellezza”. Una scaletta dalle incidenze telluriche, che incrociando tornano assieme, come se, gli UT New Trolls, avessero riaperto la bottega della musica, capolavori dalla fama planetaria e brani di recente scrittura, non a caso si sono esibiti in Giappone e presto al Moon Theater di Londra, con due serate da Sold Out. Con il viaggio, nel Concerto Grosso, è stato possibile appezzare il livello qualitativo eccelso dell’intuizione di Luis Bacalov, evidentemente normale e ordinario nel suo pensiero, partiture portate, con successo, al grande pubblico dai New Trolls. I legami con il classico barocco sono mantenuti come metodica di stile e le variazioni aggiungono un’altra tonalità ai movimenti. La band non si ferma un attimo, se non per sistemare qualche strumento, un salto in Do UT Des, album dai profondi versi, con: Paganini – Per ogni lacrima e Oltre il Cielo, per viaggiare su fresche partiture, ma dalla chiara impronta di fabbrica. Gianni, in stato di grazia, per due ore è un temporale piuttosto intenso, che causa applausi “elettrici” a non finire. Maurizio, si muove con destrezza e controllo finissimo, intarsia melodie, dai toni bassi ai medio alti, tanto da percepire chiaramente la “statura” del Maestro. Claudio, dalle dirompenti vibrazioni, ascoltate anche nei paesi vicini. Umberto, voce di grande pregio, autentico strumento musicale. Andrea, presenza ritmica di alto livello e dalle movenze sceniche di rara bellezza. Stefano, si fa apprezzare per la qualità delle note e della voce. Con Irish, siamo alle note finali, band e pubblico una sola voce: Quella Carezza della Sera. “Dopo quarant’anni sono sempre qui”, si sentiva commentare a mezza voce, la piazza da tutto esaurito è in visibilio e ammaliata dalla band, li chiama, li applaude e viene ripagata con: Le Roy Soleil. Il passato lo si conosce, il futuro è di nuovo presente, con un’insieme di emozioni capaci di far innamorare anche dopo una sola nota!
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