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“Utilgreen”: i casalinghi che aiutano l’ambiente

Creato il 30 luglio 2011 da Mandingodolceacqua
“Utilgreen”: i casalinghi che aiutano l’ambiente
“Utilgreen”: i casalinghi che aiutano l’ambiente
“Utilgreen”: i casalinghi che aiutano l’ambiente

Ho trovato su repubblica una notizia interessante su dei casalinghi per la casa ricavati da una sostanza che si chiama plasmix (credo) che normalmente viene incenerita. Mi è sembrata una notizia interessante anche perchè mi sembra di capire che sia una cosa piuttosto innovativa! Tra l’altro la confezione dei prodotti è veramente bella. I prezzi non sono stati neanche maggiorati. Un oggetto di uso comune che aiuta l’ambiente e che compri volentieri.

“Meno rifiuti più vita” è la filosofia alla base della nuova linea di casalinghi in plastica proposta dall’azienda con il marchio Utilgreen.

Minor emissione di Co2 e diossine, minor consumo di petrolio e la certezza che la raccolta differenziata dà risultati concreti sono i vantaggi legati al materiale impiegato per costruire gli accessori “Less waste more life”: una plastica riciclata particolare, diversa da quelle presenti sul mercato dei casalinghi perché realizzata con gli scarti meno nobili dei rifiuti urbani.

Ed è proprio grazie a questi scarti ultimi che si dà vita a nuovi oggetti, di alto valore ambientale.

Parlare di plastica riciclata è in effetti un luogo comune per indicare materiali diversi.

Quella ottenuta con gli scarti di lavorazione della stessa plastica è utilizzata da anni a livello industriale. Quella che invece proviene dai rifiuti urbani viene selezionata e avviata al riciclo per essere impiegata in usi differenti: dopo essere stata trattata negli impianti di riciclaggio, viene trasformata in scaglie e granuli e acquistata dalle industrie che la usano come materia prima per creare nuove tipologie di prodotti.

La prima scelta della plastica selezionata post-consumo è il Pet (quella, ad esempio, delle bottiglie, flaconi per shampoo ecc.), con cui si fanno contenitori e tessuti (come il pile e il poliestere), ma anche il polietilene ad alta densità (quello dei flaconi per detersivi o dei vasetti di yogurt), il Pvc (vinile) e altri polimeri tornano in circolazione sotto nuova forma.

Ciò che resta dopo l’ultima scelta è invece “rifiuto” nel senso letterale del termine e fino ad ora era quasi esclusivamente destinato a finire in discarica o ad essere incenerito.

La linea “Less waste more life” recupera invece proprio quei rifiuti e libera un pezzetto d’ambiente.


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