"Oggi c'è un forte risentimento contro la classe politica per i suoi troppi privilegi, per il malcostume diffuso, per i costi, l'arroganza, l'inefficienza, la corruzione ecc. Ma in realtà esiste una questione molto più profonda [...] che riguarda il ruolo stesso della politica nella società. Infatti c'è troppa attesa che sia la politica a risolvere i problemi, ad affrontare le sfide del nostro tempo, e che quindi la soluzione sia il prevalere di quel Partito o di quella maggioranza. Il fatto è che la politica, pur essendo soltanto uno degli elementi del sistema, è diventata la protagonista assoluta della scena, oscurando quasi tutto il resto. C'è una distorsione visiva, alla quale contribuiscono in buona parte la cultura e l'informazione, che lascia in ombra [...] i veri motori del cambiamento e dello sviluppo. Certo, la politica potrebbe fare molto, ma nel nostro Paese è diventata un sistema a circuito chiuso, dove rimangono imbrigliati anche i suoi uomini migliori. [...] Il nostro Paese è pieno, in tutti i campi, di talenti e di energie represse o non valorizzate, che attendono di essere liberate e di trovare il contesto giusto per potersi esprimere. Nell'interesse generale. E' qui che la politica può svolgere il suo vero ruolo. Ma quale politica?[...]"
Fonte: "A cosa serve la politica?", Piero Angela, Mondadori Editore
