Proprio il giroscopio che utilizziamo frequentemente è la chiave utilizzata per spiare il nostro smartphone
Proprio un sensore smartphone comune che non sembrava affatto rappresentare una minaccia potrebbe in realtà essere la chiave per origliare le conversazioni di un estraneo da lontano. Secondo Wired , un gruppo di ricercatori della Stanford University e il gruppo di ricerca della difesa israeliano Rafael stanno per organizzare una presentazione alla conferenza sulla sicurezza Usenix la prossima settimana dove intendono dimostrare come il giroscopio del telefono può essere convertito in microfono “grezzo”, in grado di raccogliere le onde sonore nella zona.
Noi di solito pensiamo al giroscopio come lo strumento che ci permette di inclinare il nostro smartphone e interagire con giochi e applicazioni, ma con il software Gyrophone costruito dal team di ricerca, il sensore può essere riproposto per ascoltare una conversazione senza che la vittima se ne accorga.
“Ogni volta che si concede l’accesso a qualche sensore del dispositivo, si sta andando incontro a delle conseguenze non volute”, dice il professore di sicurezza informatica si Stanford, Dan Boneh. “In questo caso la conseguenza non voluta è che si possono raccogliere non solo le vibrazioni del telefono, ma vibrazioni dell’aria.”
Nei test, il team di ricerca è stato solo in grado di raccogliere i pezzi di una conversazione. Ad esempio, i ricercatori hanno fatto recitare 10 cifre ad una persona chiusa in una stanza, come se fosse un numero di carta di credito e il Gyrophone è stato in grado di identificare il 65% delle cifre pronunciate.
Il problema è che il team è stato in grado di fare questo con un tempo e investimento economico molto ridotto e la conoscenza di base dei software di riconoscimento vocale. Proviamo ad immaginare se al team viene affidato un progetto con tempo e denaro… il tasso di successo potrebbe iniziare a salire rapidamente.
Riflettiamoci su…