UTILIZZARE LE EMOZIONI PER ASSERVIRE LA POPOLAZIONE – Economia e Psiche, VERSIONE FINALE, Parte 3

Creato il 01 ottobre 2011 da Tnepd

QUALCOSA CHE IN QUESTO MOMENTO NON PUOI NEMMENO IMMAGINARE… 

Se non l’hai già letta, leggi prima la 1° PARTE: http://4sfumaturedellarealta.blogspot.com/2011/09/utilizzare-le-emozioni-per-asservire-la.html, e solo dopo leggi la 2° PARTE: http://4sfumaturedellarealta.blogspot.com/2011/10/utilizzare-le-emozioni-per-asservire-la.html e infine puoi leggere quanto segue. 

QUESTO TESTO E’ MOLTO LUNGO, Caro lettore, e me ne scuso…

Ma vedi…
sebbene io abbia tanti limiti, debolezze, non m’importa
delle tue. Non mi importa del tuo passato, né del mio. Non credo in
quello che tu credi di essere, ma non mi interessa nemmeno invaderti,
corromperti, spremerti. Mio scopo è portarti attraverso queste pagine,
faccio quello per cui provo piacere: provo a ridarti il fuoco che ti
brucia dentro, e non ti do la colpa se non vi riesco, sarebbe come un limitarmi in quello che posso fare… So che la tua
altezza e il tuo valore come essere umano sono tali, che mi fa sentire
unico l’avere questa probabilità di parlarti. Se poi riesco ad ottenere
qualcosa… sarà un onore concessomi, che resta comunque un mio strumento con cui IO provo il piacere di vivere…

Perciò ti chiedo, se
il tuo cuore non è ancora spento, ora… CONTINUA A LEGGERE. Ciò che
leggerai è di importanza vitale.

ORA VOGLIO CHE RIFLETTI SU QUESTO CONCETTO.

Non
si dice mai che la confusione emotiva di cui si sta parlando, NON E’
nella MASSA, nelle persone, ma IN QUESTO MOMENTO, ora, nella TUA mente. Quelle
descritte in questo testo NON sono dinamiche create dai cattivi, sono
dinamiche inconsce della nostra INTERA ESSENZA! DIFATTI questo articolo è
nato col fine di affrontare problemi di natura economica, politica,
sociale, dal nostro punto di visuale più lucido ed elevato, quindi con
la più ampia visuale su noi stessi, e indirizzare il lavoro personale. A
che giova parlare dei problemi, se poi noi non spieghiamo CON CURA come
aiutarCI a non ESSERNE VERAMENTE più vittime? (Lo sappiamo tutti che sapere – e basta – una cosa non ci salva da essa, e soprattutto: NON CI CAMBIA DENTRO!)
Ora
ascolta attentamente… la domanda seguente riguarda il CUORE della tua
stessa persona:
la situazione è drammatica, troppe cose sembra stiano
accadendo, tutte in concomitanza, e l’interrogativo presuppone
conoscenze molto al di là di ciò che ora CREDIAMO di sapere, dunque la
domanda è questa: “Hai mai conosciuto la CONCRETEZZA TANGIBILE di ciò
che sta accadendo?”
Chi
ostenta di conoscere i giochi mondiali, in questo momento, dentro, sta
tremando come una foglia PERCHE’ la maschera che indossa in questa sua FEDE IN SE STESSO (dunque non fiducia), lo rende solo, e
oltretutto vittima di un’illusione in cui cerca protezione: l’illusione di sapere.
La verità più grave è che si sta procedendo in una direzione che molti
non possono nemmeno supporre.

“Hai mai” – dunque – “conosciuto la CONCRETEZZA TANGIBILE di ciò che sta accadendo?”

Occorre
che le seguenti informazioni – a fronte soprattutto delle gravissime
mancanze informative che si stanno effettuando in tutto il mondo su
tutti i mezzi di comunicazione a grande diffusione, o sugli ILLUSORI
media “New Age”, religiosi, scientifici, divulgativi, CONTRO-INFORMATIVI – vengano diffusi tra tutte le parti di popolazione,
tra tutte le classi, dai vertici alla base, in tutte le lingue, tra un
palmo e l’altro.
Internet
promette (riprendo una ‘intro’ interessantissima in un forum che ho trovato in rete): “Non scapperete mai dal Sottosuolo. Underground vi
attanaglia, come morse di dolore stringono il sofferente. La vita fuori
da qua non esiste, è solo un piccolo ricordo celato infondo al cuore per
non fare troppo male, per non riapparire davanti agli occhi. Credete di
sapere cosa è stato? Credete di conoscere? No, non conoscete. La
conoscenza è morta, e senza il pianto di nessuno. Noi l’abbiamo uccisa. E
ora ne paghiamo le conseguenze. Non si può amare il Sottosuolo, ma come
non provare almeno affetto per l’unica cosa che fa sì che la vita
continui? Anche se, a volte, vita non sembra. Qualcuno dice che è meglio
strisciare sotto terra che affrontare il problemi della Superficie.
Surface è un covo di mostri, di paura. O forse, solo di un qualcosa che
non c’è dato di c o n o s c e r e…”
Tratto da “I deliri di Momsein il Folle, profeta delle sventure”.  http://edgeofearth.forumfree.it/
IO NON SONO NESSUNO PIU’ DI TE, MA NEMMENO TU SEI PIU’ DI ME, QUALUNQUE COSA TU ABBIA VISTO NEL TUO SPECCHIO    
Considerando che disastri su larga scala sia in
ambito ambientale, che economico, che medico, che militare, sono fattori
fondamentali per avere maggior facilità di ottenere ciò che si vuole…
Supponendo che – tra gli infiniti motivi ignoti – il crollo di una
valuta, susseguente al crollo di una (falsa) economia, possa essere uno
strumento ottimo per ottenere successivi cambiamenti CONSENSUALI su
QUALUNQUE SCALA (come sta avvenendo ORA su scala mondiale per propugnare
la richiesta nella popolazione di UN UNICO GOVERNO MONDIALE,
naturalmente con i passi ben calibrati, ognuno al suo momento)…
Si potrebbe supporre che il
crollo di una – seppur falsa economia – potrebbe provocare proprio lo
scatenarsi di quel senso di ANGOSCIA, preoccupazione, di timore di
“disgregazione della famiglia”, di maggior controllo sui DATI
della
popolazione, di perdita di quella sensazione “del ventre materno” e
dunque di richiesta di una nuova forma di sicurezza, che potrebbe essere
ingannevolmente ri-conferita all’uomo massa tramite la promessa della
“PACE TRA LE
GENTI”, dell’ “UNICA MONETA” senza fluttuazioni per tutto il mondo,
come pure dell’utile schedatura completa affinché lo stato prometta di
IDENTIFICARE TUTTI I LADRI e tenere sotto controllo gli uomini
pericolosi, o l’utile iper-burocratizzazione dell’economia reale per un
maggiore controllo sociale, gridando al “Non facciamo più gli errori del
passato”, rendendola alla mercé, ancor più capillarmente, se possibile,
di oggi, a puro vantaggio delle grandi corporation mondiali!). Questo è
ciò che
avverrebbe entro breve tempo…
Ma con TUTTI I DATI FORNITIGLI, cosa
accadrebbe NEL LUNGO TERMINE (10-15 anni… tanto per sparare cifre).
PENSIERO: più profondo è
il controllo sugli individui di una società, più ci siano rischi di
ribellione…FALSO!
L’ASSENZIO
Pur rimandandovi alla lettura di QUESTO articolo http://4sfumaturedellarealta.blogspot.com/2011/09/come-facciamo-liberarci-quello-che.html , ma lo si può ‘intuire’ anche da quello presente, non esistendo alcuna forma di controllo dall’esterno/alto che non sia
VOLONTARIAMENTE ACCETTATA, nello schema già citato – per esempio – del
“genitore” che in cambio delle sue cure ci chiede SOTTIMISSIONE, ebbene è
logico supporre che in una società in cui il dissenso può essere gestito, è
IMPOSSIBILE la non accettazione passiva di OGNI INCREMENTO DEL CONTROLLO
SULLA POPOLAZIONE. Spieghiamo:

IL DISSENZO COME ARMA DI CONTROLLO.

Stabilizzare
consenso e dissenso, per chi detieni il controllo, significa avere a che fare una società facilmente
inquadrabile, non in evoluzione, può significare anche CREARE UN ADEGUATO
RICAMBIO GENERAZIONALE TRA I DISSIDENTI. Tutto ciò è stato affrontato da molti siti in maniera adeguata.
Ciò comporta azioni standard
nel corso degli anni per il controllo della società nel suo complesso.
Gli apparati predisposti possono funzionare perennemente senza scossoni,
se quel dissenso non avrà modo di espandersi. Come? Ad una prima
occhiata il dissenso potrebbe sembrare fuori dagli schemi, al giorno
d’oggi c’è per esempio il cosiddetto ‘risveglio politico mondiale’. Ma
la presenza del dissenso può anche far credere ai ‘consenzienti’ che ci
si trovi in “nazioni libere” con “libero pensiero” tenendo però sotto
controllo ‘i pazzi rivoltosi’, e può anche far credere ai secondi che i
mezzi che essi stanno utilizzando siano “delle grandi scoperte”,
funzionali alla diffusione del loro pensiero dissenziente,
e all’espansione della cosiddetta MASSA CRITICA DI DISSENZIENTI.
IN REALTA’ li stanno
solo facendo correre COME IL CRICETO NELLA SUA RUOTA.
Sul perché sia possibile controllare il dissenso… ne parlo abbondantemente in questo articolo http://4sfumaturedellarealta.blogspot.com/2011/09/come-facciamo-liberarci-quello-che.html, grazie anche al contributo del lavoro di Gene Sharp, che vi riassumo qua in due parole “psicologiche”. I
motivi possono essere innumerevoli, a parte quelli già proposti c’è da
tener conto della banale, quanto in realtà rivelante esemplificazione
dell’uscita dell’uomo dall’utero
materno. Di fatto, se la
maggior parte della popolazione ha determinati “credo”, paure,
convinzioni inconsce, ai controllori basterà usarle per far si che la
maggior parte della popolazione gli dia tale consenso (l’articolo sopra
linkato contiene parecchie informazioni chiarificanti in
proposito).
Lo
dimostra il
modo in cui comunicano gli attivisti: pare che NON abbiano a che fare
con
altre persone, con la loro complessità, con la loro bellezza, con le
loro paure e angosce, con la loro GRANDEZZA NEGATA, ma con immagini
fredde
in uno schermo. I DISSENZIENTI SONO COSÌ INCAPACI di
rendersi conto che CIO’ CHE STANNO FACENDO NON HA ALCUNA POSSIBILITA’ DI
SUCCESSO, che non ritengono importante una ricerca psicologica
interiore, il loro lavoro è solo sui dati, sulle informazioni. La
mancanza di
analisi psicologica e di saggezza superiore – nel dissenziente come nel
consenziente – porta inevitabilmente ad azioni compiute “per reazione”,
non lucidamente meditate, non preparate, non sagge, NON PER IL BENE
COLLETTIVO, solo per rispondere e sconosciute programmazione inonsce.
La
convinzione degli attivisti che ‘di là’ sia automatico che ‘se una cosa è
giusta’ DEBBA ANCHE ESSERE EVIDENTE, e che se è evidente allora tutta l’umanità
LA DEBBA ESEGUIRE, è delirio, e CONFERMA QUANTO STO DICENDO. Ciò mostra solo uomini e donne e ragazzi CHE NON VEDONO IL MONDO INTORNO, ma solo immagini prestabilite dentro se stessi.

Ma state bene attenti ora, a CIO’ CHE STO PER DIRVI.

(ricordate
quando avevo pronosticato un 10-15 anni… come tempo da attendere per
vedere i prossimi rischi che si stanno correndo? Ebbene ci siamo quasi…)
E’ chiaro che occorre per tutti ASSOLUTAMENTE UNA CRESCITA SPIRITUALE,
LIBERA, DI RAPPORTO COL vero DIVINO che è in ognuno di noi, come unica possibile via della nostra
sanità psichica (non è facile per nessuno, e non ve ne posso parlare qui – l’ho affrontato in altri testi – ma
questi sono i fatti…). Attenzione
psicologica e spirituale dunque, tramite un attento lavoro di analisi, di
rapporto col VERO sè, di risoluzione di falsi schemi e traumi, sono
la base dorata, ma nascosta all’ombra delle informazioni ufficiali, da
cui scaturiscono vere possibilità concrete, sganciate dai sistemi di manipolazione,
siano anche ELETTROMAGNETICI, siano anche FISICI! (ma anche di questo parlo in altri articoli di questo blog)
DUNQUE…
Notiamo

tutti nell’impressionante CONCOMITANZA DI EVENTI, DI DISASTRI, IL SENSO
DELLA CATASTROFE. AVERE una crisi mondiale
TELEVISIVA all’anno non fa certo lo stesso effetto che averne 2, poi, 3,
poi 10, poi 100… a livello di tempistica tutto ciò non è spiegabile
solo col voler ottenere grandi cambiamenti subito, ma molto di più con
l’avere DATI: SÌ…!
Certi aumenti del controllo sulla popolazione potrebbero anche avvenire
anni dopo, molto dopo, ma è molto importante che i dati immagazzinati
nei periodi “peggiori” – come questo – possano avere la massima
attendibilità…

PERCHE’ DUNQUE ACCADE CIO’ CHE ACCADE?

Domandatevi
come stiamo reagendo di fronte NON AD UNO, o CINQUE, ma alle CENTO
CRISI MONDIALI che arriveranno? Quali scelte compiremo? In quale futuro
crederemo? Dove andrà inconsciamente a ritirarsi la maggioranza (perché
il 99% lo farà, visto che NON CONOSCENDO il suo sé, sarà terrorizzata
dall’idea di badare DAVVERO a se stessa)? Tutto ciò verrà recepito. A
quel punto, ricevuti i dati, elaborati al computer, TALI DATI saranno
utilizzati successivamente per compiere le dovuto CAMPAGNE atte
ad ottenere L’INCREMENTO DI CONTROLLO DESIDERATO.
E COSA SUCCEDERA’, DUNQUE?
Economia,
economia… c’è la crisi… ora aspettiamo il tracollo… poi aspetteremo con
frenesia – denunciandone le leggi – la liberalizzazione, può darsi, dei mercati di
Russia e Cina, poi DENUNCEREMO l’introduzione di una moneta elettronica
unica tra questi paesi (oh… quanto mi rimembra Eurasia di 1984… manca
giusto l’Inghilterra, ma mancherà quel dì?)
Poi, mentre molti impiegati,
medici, professori, adotteranno il microchip sottopelle, essa
verrà caldamente consigliata, dibattuta in tv, pubblicizzata nei film…
NORMALIZZATA. Non certo obbligata… NON SIAMO MICA IN DITTATURA (…cogliete l’ironia, per favore)
Se poi le connessione neuronali dovessero impazzire,
invase dalla presenza di un corpo esterno DAL POTERE MONDIALE dentro il proprio
corpo (perché senza un lavoro interiore e spirituale, nessuna psiche è in grado di affrontare un
trauma tanto profondo come quella dell’INVASIONE DI SE’)… la mente, dopo questo RUSH SINAPTICO, questa tempesta disastrosa, fra
UNA DECINA D’ANNI diventerà, come dopo un’esplosione
termonucleare: un lobotomizzato deserto in cui l’individuo avrà perso
definitivamente ogni speranza di agganciarsi alla vera realtà.
Sarà allora possibile fargli di tutto: sarà possibile imprigionarlo in un computer promettendogli VITA eterna,
creargli una memoria sintetica da travasare in cervelli futuri: una
sorta di criogenizzazione della memoria e degli schemi progettuali della
personalità… OVVERO, si MEMORZZERANNO DELLA PERSONA esattamente e solo quelle ILLUSORIE IMMAGINI INTERIORI,
quegli adesivi che poniamo sopra le cose, che ci separano proprio dalla
visione onestà della realtà. QUELL’UOMO – chi sta decidendo di accettare questo – E’ GIA’ MORTO…
MA NOI NON LO SIAMO.
  1. La mancanza di una vita spirituale interiore costituisce il più
    GRAVE problema per
    l’essere umano. Non mi dilungherò su questo aspetto, ma è naturale che
    timori RELIGIOSI, che spesso arrivano ad essere RAZIONALISMI,
    FISSAZIONI, OSSESSIONI sono la manifestazione di una
    INCAPACITA’ PSICOLOGICA di vedere che cos’è veramente la VERA
    SPIRITUALITA’ dentro l’uomo, priva di quegli adesivi che abbiamo
    incollato sopra anche ad essa. Essere senza di essa significa solo
    impotenza, angoscia, rabbie sepolte, senza di colpa, ecc. Ciò porta ad
    essere dei supporter, anche quando non dogmatici, ma comunque non
    abbastanza liberi da non rifiutarli, della RELIGIONE.
  2. Anche molti
    new agers ne sono colpiti. NB: ed infatti è in questo vero aspetto pratico che si nota che la New Age è serva del nuovo ordine mondiale,
    oltre che nell’utilizzo di un linguaggio tipico della New Age, che non è
    sbagliato in sé, se siamo in grado scegliere di utilizzarlo quando
    occorre, sapendo tradurre IL NOSTRO PERSONALE VOCABOLARIO in quel
    linguaggio. E la cosa non è affatto di poco conto: con un matematico
    devi saper usare la sua lingua – e anche bene – se vuoi comunicarci,
    cioè i numeri, se vuoi comunicare con un new ager, se vuoi comunicare
    col suo mondo, devi conoscere la sua lingua (a meno che tu non sia così
    superficiale da etichettare i membri delle due categorie come “i paria
    della tua casta”).
Potrebbe
trattarsi, in entrambi i casi, di una delle varie situazioni psicologiche dell’infanzia su
cui ognuno di noi eredita il male (come del resto su tutto ciò che
accade al bambino PRIMA DI USCIRE dal ventre materno). Si tratta di
epoche in cui la percezione dell’esterno è assai diversa da quella
adulta, non  a caso è lì che I CONTROLLORI vorrebbero arrivare a mettere
le mano (e anche di questo parlo assai approfonditamente in questo blog).

EBBENE, TU CHE ORA TI SENTI UNA CONFUSIONE DENTRO, CHE VORRESTI SOLO ANDARTENTE, DIMMI…

L’umiltà

di accettare di non potersi porre da insegnanti, di non poter
sottomettere altri con la propria “cultura di verità”, e accettare che
un laureato, un politico, un avvocato, un dottore, un fisico, un ricco,
UN ESPERTO, non sappiano assolutamente nulla di più degli altri: TU CE
L’HAI? Sei in grado di accettare che una BUONA AUTOSTIMA è un dovere
verso noi stessi? E accettare che abbiamo
paura, o che etichettiamo le cose, o che gli altri potrebbero avere
paura di noi, perché hanno
paura di qualcosa dentro di loro…? Non
avevamo forse promesso a noi stessi, allora coraggiosi, o chiamiamoli
ingenui bambini, che avremmo fatto del mondo un luogo migliore?… e ora
che cosa stiamo facendo noi qui? Viviamo o siamo in una pausa della
vita? Che cosa siamo venuti a fare in questa terra? SONO RIFLESSIONI CONCRETE CHE POSSIAMO
REALIZZARE IN NOI DA QUESTO ISTANTE.

Dunque
nostra intenzione non è ingannare noi stessi. Queste sono solo parole.
Criticale quanto vuoi, purché tu NON smetta di ASCOLTARE CIO’ CHE ESSE HANNO DA DIRE.
UN ULTIMO CIAO PER SFIANCARE LA RAGIONE
  • Lei
    è già un classico, noi pubblichiamo solo autori contemporanei. (lettera
    di rifiuto editoriale; dal libro “Le cicale: anno 2006” paragrafo 1583;
    di Valentino Bompiani)
  • E
    ancora: per quanto riguarda la nostra ricerca di “pace”, confusa ormai
    sempre più con la famosa “tranquillità” (vedi: “fine della vita”), essa
    manifesta un BISOGNO INTERNO di smettere di avere paura, di smettere
    d’essere angosciati, di sentirsi impotenti, di credere di non valere
    nulla. Ma la “fine delle preoccupazione” NON sarà mai legata ad alcunché
    di MATERIALE, perché essa non si lega a problemi materiali, ma a chemi
    mentali, attivati da eventi materiali CHE NON VEDIAMO PER CIO’ CHE SONO,
    perché vi abbiamo appiccicato il SOLITO adesivo…
Scrisse
Taine: “il ragazzo in seguito all’istruzione dovrebbe “essere,
anzitutto, equipaggiato, armato, esercitato e pieno di forza.” … “Questo
necessario equipaggiamento, questi requisiti più importanti di tutti
gli altri, questa solidità del buon senso, della volontà e dei nervi, le
nostre scuole non glieli procurano; al contrario, ben lontane dal
qualificarlo, lo squalificano per la sua condizione prossima e
definitiva. La sua entrata nel mondo e i suoi primi passi nel campo
dell’azione pratica, spesse volte, non sono che una serie di cadute
dolorose; egli ne resta ferito, ne porta le tracce a lungo, e qualche
volta per sempre. È una dura e pericolosa prova; l’equilibrio morale e
mentale si altera, e corre rischio di non ristabilirsi più; la delusione
è stata troppo improvvisa e completa; i disinganni sono stati troppo
grandi e il disgusto troppo forte.” Taine.
Chiunque
ormai è portato a sentirsi Dio, chiuso nell’immenso universo della sua
mente, onnipresente, onnisciente, tuttavia impotente al di fuori dei
confini della sua testa… Dobbiamo assolutamente fermarli, è nostro
dovere.
Dal film Patlabor2 “…appunti: -1- giustifichiamo l’invasione di una “autorità superiore” nella nostra persona; perché: -2- non ci sentiamo all’altezza di poter pensare “a tutto noi”, perché: -3-
ci teniamo che NON si debba continuare a studiare, crescere ancora dopo
i 30, 40, 50, 60 anni ecc. desideriamo che la nostra beneamata “morte
celebrale” che noi confondiamo con “pace” si realizzi, perché: -4- “il mondo è grande e ci spaventa”. Ma voi siete davvero convinti che Dio sia solo nel vostro corpo?“ Un caro saluto, e grazie per l’attenzione.
L’Hacker, il 1/10/2011

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