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Uttarakhand - Solstizio d'estate a Pandukeshwar

Creato il 21 giugno 2015 da Mariagraziacoggiola
Pandukeshwar, 21 giugno 2015
   Per caso mi sono trovata stamane a Pandukeshwar, posto famoso per ospitare uno dei sette templi di Vishnu e perché durante l’inverno ospita una replica della divinità (seduta nella posizione del Fior di Loto) del santuario di Badrinath che è a 20 km più in alto.
    Da settembre ad aprile lassu’ e’ tutto innevato e il tempio chiude ‘per gli esseri umani’, mentre è il turno degli Dei che vengono giu’ dalle montagne a presentare offerte al ‘collega Vishnu’. Mi piace l’idea delle divinità che scendono dall’Olimpo per pregare in un tempio.
Uttarakhand - Solstizio d'estate a Pandukeshwar
    Il posto e’ davvero incantevole e come spesso da queste parti circondato da un’atmosfera di estrema pace e serenita’. I templi, due grandi e uno più piccolo, sono in pietra, sulle sponde dell’Alaknanda (si sente l’acqua in lontananza) e hanno una curiosa architettura influenzata dalle stupa buddiste (questa era una delle vecchie strade per il Tibet). Tutto è perfetto, il torello Nandi ricoperto di petali di rosa, il profumo delle bacchettine di incenso, le ghirlande di ‘tulsi” e i paioli in rame appesi con l’acqua sacra....una pianta di roselline che decora l’ingresso. L’unica pecca, delle seggiole, tipo sala d’attesa di una stazione ferroviaria, a fianco delle panchine in pietra, e l’orribile scritta ‘’Yog Badri” (il nome di Vishnu) su dei pezzi di polistirolo come frontespizio.
    Tutto pulitissimo, in tutto il villaggio non ho visto una cartaccia in terra, mai visto una cosa del genere.
    Il brahmino, intento a leggere dei mantra dentro lo Yog Badri non mi guarda neppure e io non lo disturbo. Dopo un po’ esce e prepara un fuoco davanti al tempio. Mentre recita dei mantra, getta del ghee (burro), riso e altre spezie tra le fiamme. Va avanti per un po’ completamente assorto dal rituale. Non arriva nessuno, lo osservo da sola a qualche metro senza farmi notare.
    Non so quale rito stava seguendo, ma mi piace pensare che fosse legato al solstizio d’estate, si sicuro noto agli antichi astrologi indiani.

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