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Uva Casavecchia: Un Patrimonio Danneggiato dal Capitalismo e dalla Politica Locale
Creato il 14 marzo 2012 da PontelatoneI produttori locali dell'uva Casavecchia dovevan picchiar il pugno forte sul tavolo, dovevano dir un NO duro ai capitalisti nonché politici del posto e alla loro gestione di un patrimonio che è la singolare uva Casavecchia. Era necessario d'un maggiore sforzo economico dei produttori, affinchè i capitalisti e politici locali, rimanessero esclusi dal grande progetto “ Casavecchia “. I produttori dovevano assumere un ruolo primario nella gestione della cantina: promozione del prodotto vino e del territorio. È pur vero che se promuovi d'un territorio ne promuovi indirettamente pur i prodotti dello stesso. L'uva Casavecchia è d'un prodotto intrinsecamente legato al nostro territorio. Non si può promuovere d'un territorio, raccontandone solo la forte propensione vitivinicola. Poniamoci d'un quesito dovuto: ma la “ nostra “ cara Amministrazione di Pontelatone, cosa ha fatto, cosa sta facendo per tutelare d'un patrimonio unico come l'uva Casavecchia???!!! Non dobbiam obliare il fatto che, un nostro Sindaco del passato, muoveva i fili. Qualcun penserà alla critica solita politica, no signori, codesta è solo la narrazione d'un patrimonio non saputo gestir da chi preposto. Uno scempio, una risorsa del genere in mani straniere. Ed ovviamente, codesti stranieri, fissano le norme del mercato dell'uva Casavecchia. Il sapere e la passione eterna dei nostri contadini/produttori, frantumata dal capitalismo e dalla politica pontelatonese ed oltre. Un plauso sconfinato per costor colpevoli che hanno contribuito a codesto aspetto!!!
Il ruolo dei produttori dev'esser certamente la cultura del prodotto, ma la stessa non può prescindere da ciò che succede nel territorio. La politica che, di fatto, indebolisce l’immagine d'una zona e conseguentemente la sua credibilità. La politica locale, col far suo, continua a levar credibilità fondamentale per la riuscita di ogni qualsiasi ciclopico progetto. E' sol uno dei tanti aspetti che determinano l’indispensabile ruolo della politica locale nei confronti di ciò che di agricolo si decide di produrvi.Certo non può divenir d'un Ente turistico e promotore, la politica locale, però dovrebbe iniziar a colloquiare con i contadini/produttori, facendo udir il proprio peso politico per tutelare d'un territorio e d'un prodotto che qualcun “ meno agricolo “ dovrà promuovere anche con il loro fondamentale contributo.Credo fermamente che i politici locali, oltre a dir che il vino prodotto nel nostro territorio è d'un nettare degli dei, debbano porsi a tutela del territorio, poiché lo utilizzano per promuovere il vino che loro stessi producono. Devono necessariamente dialogare e interagire con gli enti preposti alla promozione turistica al fine di migliorar la conoscenza del territorio, inteso come contenitore di prodotti figli della cultura del pontelatonese, insediato da secoli in codesta area.Promozione e Tutela son imprescindibili per il territorio, perché non si può promuovere qualcosa che non esiste.A mio esclusivo parer, penso che la tutela del territorio e dell'uva Casavecchia, sia insita nella cultura rurale ( quella autentica ) e che da sola, rappresenti il gigantesco strumento di promozione per qualunque territorio e prodotto dello stesso.
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