Le uve francesi
Le uve francesi sono sicuramente le più conosciute e fra le più nobili, con quelle italiane. A differenza delle nostre autoctone, le uve francesi si sono diffuse ormai in tutto il mondo, mentre per quelle del Bel paese solo la California sembra essere molto recettiva.
Il successo delle uve d'Oltralpe è dovuto certamente all'indubbia qualità che le contraddistingue, ma anche ad un attento marketing pubblicitario che i nostri cugini hanno saputo mettere in atto già dagli inizi del settecento, quando capirono l'importanza del commercio di vino con i loro dirimpettai d'oltremanica inglesi, protagonisti del mercantilismo tardo rinascimentale che oggi si è trasformato nella grande società dei consumi della nostra epoca. Gli inglesi infatti furono ininterrottamente dal seicento fino all'avvento della potenza mondiale attuale, gli Stati Uniti, i maggiori importatori ed amanti di vino. E tra una guerra e l'altra con gli odiati rivali francesi, il commercio del vino tra la produttrice Francia e la consumatrice Inghilterra, crebbe a livelli molto alti. Il motivo è presto detto e molto semplice. In un'epoca dove i trasporti non erano certamente agevoli come nell'era moderna, la vicinanza tra i due pesi, e chiaramente la bontà dei vini, fu determinante per il successo dei vini francesi. Anche in quei casi dove il clima era troppo rigido per una produzione di vini di qualità, come lo era per la Champagne pre-spumatizzazione, le importazioni erano comunque molto sostenute. Gli Inglesi inoltre occuparono per molti anni le terre del Bordolese, che divenne una delle principali fonti di approvvigionamento per la Gran Bretagna, tanto che spesso per i vini della regione si utilizza ancora il termine Claret di coniazione anglosassone.
Il marketing e le strategie di qualità della Francia vinicola
Oltre alle considerazioni fatte in precedenza, dobbiamo fissare anche alcuni dei passi fatti dai viticoltori francesi per rendere le loro uve e i loro vini rinomati in tutto il mondo con almeno uno o due secoli di anticipo rispetto agli altri paesi. Abbiamo già accennato al marketing e alla Champagne, autentica protagonista di quest'esplosione dell'enologia francese.
I grandi produttori di questa regione furono i primi a capire l'importanza della “marca” e della sua pubblicità già ai primi dell'ottocento, quando le grandi casi iniziarono a sponsorizzare lo sport ippico e successivamente quello motoristico, e iniziarono a proporsi come fornitori ufficiali delle case reali europee e dei paesi d'oltreoceano. Inoltre la Francia fu la prima a dotarsi di legislazioni di qualita dei vini, con la prima in assoluto approvata sotto Napoleone III già nel 1855, mentre la prima denominazione riguardò proprio la Champagne nel 1907. e questo lavoro ha premiato i francesi con il primato mondiale in fatto di vini almeno fino al lento risveglio italiano degli ultimi due decenni, che ha iniziato a rimettere in discussione questo primato.
Le uve francesi nel mondo
Nella sezione uva e vitigni potrete trovare tutte le informazioni sulle tantissime uve francesi utilizzate ormai ovunque sul pianeta per la produzione di tutte le tipologie di vini.
Queste uve ormai sono presenti in tutte le aree vinicole, dal sud America alla California, dal Sud Africa all'Italia. Ma è in Australia soprattutto, e in Nuova Zelanda, che sono particolarmente apprezzate non solo le uve, ma anche le conoscenze francesi nel campo enologico. Questi due paesi infatti non solo sono dei grandi produttori di uve francesi, ma anche i più importatori di enologi e botanici d'Oltralpe, che stanno prestando le loro conoscenze in modo da sfruttare al meglio le viti.
I risultati iniziano ad essere molto soddisfacenti, e l'Australia sta sempre più ponendosi al centro dell'attenzione nel panorama enologico internazionale.