Magazine Diario personale

Uwezo Fish Shop …… si Apre!

Da Castprogetti

DSC_1389.JPGIl conto alla rovescia è partito e porta con sé un crescente carico di emozione e adrenalina, tanto presso il personale Cast di Kilifi, che tra le donne di Uwezo Women Group!
1° Marzo 2016 è infatti la data prevista per l’apertura dell’Uwezo Fish Shop, la pescheria realizzata grazie al contributo della Chiesa Valdese e il grande impegno delle dodici donne che costituiscono Uwezo Women Group.
A ristrutturazione del negozio ultimata, proprio questa mattina mi sono riunita con alcune delle donne per assemblare i tavoli in acciaio inox e posizionare il frigorifero, acquistati a Mombasa la scorsa settimana. Cinque donne in tutto – compresa la sottoscritta – che per qualche ora hanno deposto i coltelli da filettatura per afferrare cacciavite, bulloni e quant’altro previsto nell’imballo dei tavoli.
Ma le attrezzature non si esauriscono qui; rimane ancora una lunga lista di acquisti da fare, ricevere, installare, inventariare, per prepararci all’ispezione dell’Ufficio della Salute di Kilifi incaricato di rilasciare la licenza di idoneità. Fino ad allora, il mio compito più duro sarà continuare a ripetere alle donne di pazientare, perché il momento di accendere i frigoriferi e riempirli di profumato pesce di mare, non è ancora arrivato!
Nelle ultime settimane si sono intensificati gli incontri tra le donne e il nostro personale, al fine di finalizzare la strategia di approvvigionamento del pesce fresco, ultimare l’elaborazione del piano di investimento e soprattutto affrontare insieme alcune sorprendenti questioni emerse nell’ultimo periodo! Il guardiano del negozio, al suo primo giorno di servizio notturno, è stato ahimè “arrestato” da una pattuglia di vigilanza della polizia locale causa idle sitting, ovvero il suo stare seduto senza fare nulla di fronte al negozio, a quell’ora della notte, è risultato decisamente sospetto. Tanto più che non era attrezzato di bastone, torcia, telefono e nemmeno di uniforme. Il poveretto è stato chiaramente liberato all’istante, e la notizia è passata di bocca in bocca tra le donne, che con la gestione del guardiano hanno dato avvio concreto alla loro funzione di manager del negozio.
DSC_1422Ben più seria è la faccenda dell’acqua. Da ormai un anno, Kilifi sta vivendo una fase di ammodernamento del reticolo stradale, che prevede l’asfaltatura delle vie principali. A Kiwandani, il quartiere di Kilifi dove si situa la pescheria, l’asfalto non è ancora arrivato, ma è stato anticipato da un ingente lavoro di sostituzione delle tubature dell’acquedotto, con conseguente arresto totale dell’erogazione dell’acqua. Dai tubi non esce una goccia d’acqua da mesi. Tutta la popolazione della zona è a bocca asciutta! e si teme che la situazione rimarrà inalterata per un lungo periodo. La beffa è che ancora a settembre, di rientro dalle vacanze, mi era stato comunicato che il tecnico della Kimawasco (Azienda che si occupa della gestione dell’acqua in loco) aveva tolto il contatore del negozio per mancato pagamento del fisso mensile. Di acqua non ne è mai scorsa, e a noi è toccato pagare la multa e una nuova installazione del contatore. Risultato: l’acqua andremo a comprarla con le taniche, e toccherà interrompere nuovamente il contratto di fornitura. Insomma, un caso esemplare di malfunzionamento di un servizio prioritario.
Ma per fortuna siamo in Africa, e alle donne non sconvolge l’idea di doversi inventare soluzioni fantasiose per accedere all’acqua potabile.

Sara Crippa
Capoprogetto del Mama Karanga – Kenya


Archiviato in:mama karanga

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog