Geniale e imprevedibile. Energia, irriverenza ma anche romanticismo ed intensità. Questo per me è Vinicio Capossela. E questo è il suo “Il ballo di San Vito”, la tarantella, la danza tradizionale e trascinante del Salento.
Sembra che questo ballo sia legato all’effetto provocato dal morso di un ragno, la tarantola appunto che, secondo la tradizione locale, provocava dolore, convulsioni, alterazioni (spesso identificate come possessioni demoniache). Per combattere questi sintomi, il tarantolato doveva ricorrere alla terapia della danza, per espellere il veleno. Ho iniziato a leggere il libro “La terra del rimorso” di De Martino che vi consiglierei se siete incuriositi dal fenomeno del tarantismo.
“…vino, bancarelle, terra arsa e rossa, terra di sud terra di sud, terra di confine, terra di dove finisce la terra…”
… mordimi tarantola, ho voglia di girare su me stessa e ballare, ballare, ballare per alleviare le sofferenze…