Sulle previsioni delle vacanze estive 2011, realizzate dall’Adoc, Roma è in linea con i risultati nazionali, che prospettano una brutta situazione in questo settore: infatti, appena l’1 % di chi andrà in vacanza potrà permettersi di rimanere fuori casa per quasi un mese; la maggior parte, il 63%, si assenterà solo una settimana. Tutta colpa della crisi economica, del lavoro che non c’è e, quando c’è, che non consente di mettere da parte il budget necessario per potersi permettere vacanze più lunghe.
L’aumento poi dei biglietti aerei, ferroviari, e del costo della benzina non fa altro che accrescere il bisogno di risparmio: basti pensare che ormai solo il 9% di chi parte si rivolge ad un’agenzia per prenotare la propria vacanza. Il 41% delle persone acquista biglietti low cost, il 27% organizza da solo l’intera vacanza, il 16% attende fino all’ultimo un last minute. Addirittura c’è chi compra il viaggio a rate attraverso prestiti chiesti a banche e ad agenzie, il 9%, o prenota l’alloggio direttamente sul posto, il 2%. Proprio riguardo all’alloggio, si registrano le maggiori divisioni tra i vacanzieri: ancora primi sono gli alberghi, che sono scelti dal 35% dei viaggiatori, secondi in classifica gli agriturismi che raccolgono il 22% dei consensi, i B&B, le spa, le terme e i centri benessere si spartiscono equamente il resto delle preferenze. Sulle destinazioni poi è nettamente in vantaggio l’Italia che attrae il 55% dei turisti, rispetto all’estero che raccoglie il 45% dei viaggiatori: nel nostro paese, le mete preferite sono sempre quelle di mare, scelte dal 61%; un divario enorme rispetto alla montagna, alle città d’arte e alla campagna. Per l’estero invece, le destinazioni preferite sono sempre quelle europee, scelte dal 70% di coloro che si recano al di là dei nostri confini nazionali: probabilmente la preferenza dell’Europa rispetto agli altri continenti è data anche dal costo del viaggio, nettamente inferiore rispetto a quello necessario per l’America o l’Australia.
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