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Vacanze ai caraibi

Creato il 08 gennaio 2016 da Beatrixkiddo

VACANZE AI CARAIBI
Regia: Neri Parenti
Interpreti: Christian De Sica, Massimo Ghini, Angela Finocchiaro, Dario Bandiera, Ilaria Spada, Luca Argentero
Che l'italica commedia fosse gravemente malata lo sospettavo già da un po'; il colpo definitivo probabilmente lo ha dato questo "Vacanze ai Caraibi". Non sono cosí snob da essere contraria ai cinepanettoni, alcuni in passato lo ammetto,seppur con un pochino di vergogna, mi han fatto pure ridere.Il problema è che il genere, così concepito, è morto, sepolto e pure decomposto.Il tentativo fatto da Parenti e soci, di resuscitarlo è patetico quanto Harrison Ford che sta per girare "Indiana Jones 5".E la cosa francamente più indisponente è il volerlo far passare per una critica ai costumi italici, quando invece non è nulla di più di un'accozzaglia di scenette abbastanza sceme messe su ovviamente per danaro, con l'aggravante di aver beneficiato pure dei finanziamenti statali e di non fare per niente ridere.Ma vediamo di esaminare in breve gli episodi che compongono cotanto capolavoro.Il primo sfrutta, male,  la classica commedia degli equivoci. Protagonisti sono Christian De Sica e Massimo Ghini, come  coppia altre volte molto più efficace a mio parere della classica De Sica - Boldi. Uno è un riccone ormai in bancarotta la cui figlia sta per sposare un uomo più grande; dopo una iniziale ritrosia quando i genitori, De Sica ed una spentissima Angela Finocchiaro, si accorgono che il futuro genero è ricchissimo pensano al matrimonio come alla risoluzione dei loro problemi...peccato lui sia più squattrinato di loro. Cosa dire. De Sica, che rimane un buon attore svendutosi al mercato (ormai la buonanima di suo padre manco si rivolta più nella tomba), prova a reggere la baracca, Ghini, invecchiato malissimo e con pochi capelli tinti di un agghiacciante giallo paglierino, fa quello che può. Entrambi però ripetono stancamente faccette e mossette degli altri episodi. Il risultato è abbastanza sconfortante, ma dei tre rimane il meno peggio. Il secondo vede Adriano, conduttore di una tv catanese dipendente da ogni tipo di gadget e social naufragare su di un'isola deserta...la sua preoccupazione ovviamente è che sull'isola  "non c'è campo". Interpretato da Dario Bandiera è forse quello con le ambizioni più alte, mettere alla berlina l'ossessione per social ed aggeggi elettronici, peccato si schianti dopo venti secondi e non riprenda più. Bandiera è simpatico come una cartella di Equitalia e non si ride mai, nemmeno per sbaglio.
E arriviamo all'agghiacciante episodio 3 (o due o uno, i tre si intersecano). L'attrazione fatale tra un rigido professore ed una burina. Allora...io non sono mai stata una fan di Argentero ma mi ha sempre  suscitato comunque simpatia. Mi pareva avesse intrapreso un percorso d'attore quanto meno onesto...fino a che non l'ho visto coinvolto in una atrocità del genere. Va bene, probabilmente deve pagare il mutuo (o gli alimenti alla moglie) ma vederlo ridotto così è veramente triste. La Spada manco la commento, crede di essere divertente e simpatica...convinta lei.
Insomma, uno strazio al cui confronto "Vacanze di Natale" è un'opera degna dell'Academy. Una roba immonda, per la prima volta ho avuto la tentazione di alzarmi ed uscire...perché al cinema???Ecco...non chiedetemelo và....

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