Di Grazia Serao. Si conferma un’estate anomala, non solo dal punto di vista meteorologico. Un’indagine last minute sui consumi turistici estivi degli italiani che riguarda tutti i tipi di vacanza ha messo in allarme il Presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca, che ha dichiarato: “Il cosiddetto esodo estivo, del primo fine settimana di agosto, rischia quest’anno di vedere gli aeroporti pieni e le autostrade vuote”.
I primi mesi di estate hanno confermato una crisi del settore turistico. Mentre cresce il turismo proveniente dall’estero ( +2,5%), che rappresenta ormai la vera ancora di salvezza del settore, lo stato di sofferenza dell’economia turistica italiana purtroppo continua a tenere in ginocchio soprattutto le località orientate prevalentemente al mercato italiano delle famiglie, sempre più costrette a rinunciare alla vacanza o a ridurne la durata.
Nel complesso, stima Federalberghi, il 47% degli italiani (28 milioni) andrà in vacanza. Una cifra maggiore rispetto ai 26,8 milioni dell’estate 2013 ma inferiore rispetto ai 33 milioni del 2011. Ciò che viene in rilievo comunque è un cambiamento delle mete scelte dagli italiani: sono ormai privilegiate le destinazioni estere (oltre 5 milioni gli italiani che espatriano). Si riduce inoltre la durata dei soggiorni: in media gli italiani restano in vacanza 9 notti, di meno rispetto alle 11 notti del 2013.
Per i connazionali che si sposteranno oltre confine, la scelta ricade essenzialmente sulle grandi capitali europee a discapito dei mari tropicali/località esotiche.
“Nei giorni scorsi abbiamo commentato favorevolmente il varo della legge che fissa alcune prime misure destinare a supportare il rilancio del turismo italiano – sottolinea Bocca -. Occorre proseguire con decisione sulla strada tracciata, ed adottare ulteriori misure, per aumentare la dotazione finanziaria a sostegno degli investimenti, ridurre la pressione fiscale, semplificare le normative, migliorare la visibilità dell’Italia sui mercati internazionali, favorire il rilascio dei visti turistici”.
Boccia invece la mancata riforma dei limiti all’utilizzo del denaro contante, considerato un forte deterrente per i turisti stranieri: “Mantenere a mille euro il limite significa fare un regalo ai paesi confinanti, che attirano clientela, anche italiana, grazie a legislazioni più favorevoli, come accade in Austria (nessun limite), in Svizzera (nessun limite), in Slovenia (15.000 euro) e nella stessa Francia (3.000 euro)”.
La spesa media stimata per la vacanza estiva è di 742 euro. Nel dettaglio per la vacanza in Italia vengono spesi in media a persona 660 euro rispetto ai 670 euro del 2013. Per la vacanza oltreconfine la spesa media pro-capite si attesta invece sui 1.080 euro rispetto ai 1.062 euro del 2013.