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Vaccinazioni: cosa bisogna sapere

Da Abcsalute @ABCsalute

Cosa sono. I vaccini sono costituiti da virus e batteri che stimolano la risposta immunitaria. Grazie alle vaccinazioni, l’organismo rafforza la propria difesa immunitaria e sarà appunto immune all’attacco di microrganismi scatenanti una determinata patologia.

A che età farle. Il neonato comincia ad essere vaccinato a 3 mesi, le successive vaccinazioni seguono una scansione temporale tale da permettere al sistema immunitario di incorporare le nuove difese. Alla fine di questo post, troverete il calendario delle vaccinazioni organizzato per età e tipologie di vaccini. Analizziamo ora tutti gli aspetti delle vaccinazioni.

Vaccinazioni: cosa bisogna sapere

Le malattie a cui si può essere potenzialmente esposti sono tante, per questo il Ministero della Salute ha ritenuto opportuno distinguere le vaccinazioni obbligatorie e quelle facoltative. Vediamole nel dettaglio.


Vaccinazioni obbligatorie. Sono obbligatorie le vaccinazioni antidifterica, antitetanica – che si somministrano insieme attraverso il vaccino combinato DT, o con il vaccino trivalente che ai due precedenti aggiunge il vaccino pertossico, che è facoltativo – antipoliomelitica e antiepatite virale B.

Vaccinazioni facoltative. I vaccini contro pertosse, morbillo, parotite, rosolia e Haemophilus influenzae b (Hib) sono invece facoltative. La vaccinazione contro il morbillo può anche essere associata a quella antiparotite e antirosolia (MPR).

Contro. Alcuni genitori sono contrari alle vaccinazioni perché possono scateare: reazioni allergiche, encefalite, febbre, shock anafilattico. Ovviamente queste sono reazioni soggettive, cioè scatenate nel singolo e non verificabili su tutta la popolazione, per questo è sbagliato focalizzarsi esclusivamente sui rischi. Ci sono casi di genitori contrari alle vaccinazioni perché, avendo paura dei contro, confidano nel fatto che tutti gli altri siano vaccinati, questo secondo loro basterebbe a proteggere il proprio figlio: in realtà questo ragionamento potrebbe essere ammesso se il bambino, una volta divenuto adulto, restasse a vivere nel posto in cui è nato, ma oggi ognuno di noi interagisce con persone provenienti da ogni dove, e dare per scontato che in qualsiasi paese ci sia l’obbligo a determinate vaccinazioni è un comportamento molto pericoloso.

Vaccinazioni: cosa bisogna sapere

Pro. Se il bambino non viene vaccinato sarà inevitabilmente più esposto a malattie anche molto gravi; inoltre, per avere un’idea più precisa della loro azione, basta dire che la frequenza di  alcune patologie sono drasticamente diminuite grazie al vaccino.
Concludiamo questo approfondimento con il calendario delle vaccinazioni 2012 – 2014, ricordando sempre la supervisione del pediatra.Quando non farle. In alcuni casi è meglio non fare o rimandare le vaccinazioni: se il bambino ha febbre molto alta, malattie gravi, infezioni importanti. In ogni caso, prima di qualsiasi vaccinazione, è indispensabile seguire il consiglio del pediatra.

  • Difterite, tetano, pertosse (DTaP): al 3°, 5°, 11° mese, 6° anno;
  • Poliomielite (IPV): al 3°, 5°, 11° mese, 6° anno;
  • Epatite B (HBV): alla nascita, solo nei figli di madre portatrice; al 3°, 5°, 11° mese;
  • Haemophilus influenzae b (hib): al 3°, 5°, 11° mese;
  • Morbillo, parotite, rosolia (MPR): 13-15° mese, 6° anno

 


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