Passi avanti della Regione Emilia-Romagna verso le famiglie che rifiutano le vaccinazioni
Passi avanti della Regione Emilia-Romagna verso le famiglie che rifiutano le vaccinazioni, che la legge italiana considera obbligatorie. Le Asl dovranno segnalarle soltanto quando vi è il sospetto di una mancata cura del minore anziché una scelta consapevole.
Lo ha comunicato il sottosegretario alla presidenza della Regione Alfredo Bertelli spiegando che “è intenzione della giunta modificare la delibera regionale 256 del 2009, contenente indicazioni alle aziende sanitarie per promuovere la qualità delle vaccinazioni e, in particolare, sul protocollo riguardante il loro mancato espletamento, prevedendo l’inoltro della segnalazione esclusivamente qualora si sospetti una mancata cura del minore”.
L'annuncio è stato fatto da Bertelli in risposta ad un’interrogazione della consigliera verde di Sel Gabriella Meo, 'schierata' con i genitori che fanno «obiezione di coscienza» ai vaccini.
Nell'interrogazione la consigliera Meo ricorda che l’obbligo legale delle vaccinazioni vige oggi in pochi Paesi tra cui Francia, Belgio, Portogallo e Grecia. In Emilia-Romagna la copertura vaccinale rimane alta ma è passata dal 98.1 del 2000 al 96.2 per cento.
Aumentano dunque, anche se di poco, i bambini non vaccinati. “Negli ultimi anni – spiega la dottoressa Rita Ricci, direttore della Pediatria di comunità dell’Ausl di Bologna, il rifiuto delle vaccinazioni «negli ultimi anni è in crescita come la scelta verso la medicina non tradizionale”.