Magazine Famiglia

Vaccini, fanno male?

Da Marlenetrn
Vaccini, fanno male?Ieri sera presso il foyer dell'Oda Teatro di Foggia, la compagnia Cerchio di gesso, nell'ambito del programma, un Tè...Atro con gli esperti in collaborazione con l'Onlus COMILVA Puglia, ( il movimento nazionale sulla libertà di scelta in materia di vaccinazioni e la tutela dei diritti dei danneggiati da vaccino, che attraverso una serie di attività di ricerca e sensibilizzazione, promuove da anni una preziosissima azione d’informazione critica in questo ambito per aiutare le famiglie a scegliere con consapevolezza.)  ha organizzato un incontro dal tema Vaccinazioni e Dintorni.
C'erano tante mamme con e senza pancia, di figli ormai grandi e piccoli, tanti papà e anche nonne, ma anche tanti dottori, pediatri e ostetriche. L'incontro è stato presentato da Lucia D'augelli presidente della Comilva Puglia e dal dott. Maurizio Proietti, dell'Istituto Universitario Nicolaus di Bari. Il tema è di quelli scottanti, di quelli che prima di schierarsi devi saperle bene le cose, ma bene poi non ci arrivi mai a saperle. Ma incontri come questi aiutano per lo meno a raccogliere informazioni. A crearsi una banca dati da cui attingere pensieri ed impressioni e poi decidere liberamente.
Dovrei cominciare a vaccinare il pupo ed ironia della sorte avrei dovuto cominciare proprio ieri mattina. Ho deciso così di posticipare per partecipare a questo incontro e sentire cosa si dicesse in merito tra le altre mamme. Tra quelle che si pongono in maniera critica sulla faccenda e scelgono di informarsi prima.
Al momento, non ho ancora le idee chiarissime, ma di sicuro so molte cose che prima ignoravo totalmente. La scelta di non vaccinare la vedevo un po' come una moda anticonformista, da gente radical chic, roba ha hippie. Poi però mi sono trovata faccia a faccia con un papà normalissimo con quattro figli e nessuno dei 4 vaccinato e il più grande di 19anni, signore ormai nonne che no hanno vaccinato i loro figli e lo stesso stanno consigliando di fare con i nipoti. Ciò significa che la questione dei vaccini non è una roba recente ma una battaglia contro l'ignoranza che si cerca di combattere ormai da tempo, da lungo tempo.Una battaglia contro l'ignoranza, perché quello che vige in materia è una totale ignoranza e confusione di informazione. C'è chi la butta sul tragico e chi invece tende a sminuire. Ma la cosa fondamentale è farsi un opinione propria per poter poi scegliere al meglio, serenamente, perché si, si può SCEGLIERE.Ecco quello che ho imparato stasera:
In Italia i vaccini obbligatori sono 4: Antitetanica, Antidfterica, Poliomelite, Epatite B.Ciò nonostante ai nostri figli vengono iniettati anche Haemophilus B e Pertosse, che non sono obbligatori ma sono inseriti, insieme ai primi 4, nel così detto Esavalente. In pratica se si vuole vaccinare il proprio figlio solo per le prime 4 patologie non si può, poiché la dose in commercio ne impone 6. (?)L'epatite B è obbligatoria solo in Italia, nel resto d'Europa NO. In merito ci sono prove provate (da indagini e sentenze di tribunale che potete trovare in rete) di concussioni dell'allora ministro della salute, con le case farmaceutiche distributrici, a cui nessuno però nel frattempo ha pensato di porre rimedio.
Esiste il Dissenso Informato. Ovvero un genitore può opporsi alle vaccinazioni obbligatorie sui propri figli adoperando tale strumento. Le applicazioni del dissenso informato variano da regione a regione e i moduli si ritirano alla ASL. 
I pediatri solitamente consigliano le vaccinazioni, ma è sempre meglio chiedere loro perché vogliono far vaccinare e se sono favorevoli. Se la loro risposta non vi convince sappiate che sono previsti dei premi in denaro per i medici "virtuosi" che contribuiscono alla vendita del prodotto. Onestamente che si facciano soldi sulla pelle dei bambini mi fa abbastanza schifo.Tra le risposte più gettonate dei medici pediatri per indurre al vaccino, c'è la questione "immigrati" e il fatto che possano essere portatori di malattie. Non fatevi impressionare. Ricerche accreditate dimostrano che nonostante le situazioni di indigenza la salute degli immigrati nel nostro paese è buona e non preoccupante. 
In Italia non vi è più l'obbligo di comunicazione dei casi di reazione avverse ai vaccini. (questa a mio avviso è una cosa gravissima) Perché? In pratica i medici non sono più tenuti a dare comunicazione, in caso in cui un vaccino danneggi in qualche modo un bambino o ne scateni forti controindicazioni. In questo modo, da tempo non è più possibile monitorare in maniera adeguata l'andamento dei danni sulla popolazione derivati dai vaccini. Sa tanto di insabbiamento. Non vi sembra strano non poter più stabilire con certezza quali vaccini fanno male, se fanno male e quanto fanno male?
In Giappone le vaccinazione vengono consigliate a partire dai 2anni di età, quando il bambino ha gia cominciato a sviluppare difese immunitarie proprie, abbattendo così la percentuale di casi avversi. Perché in Italia ce li impongo a partire dai 3 mesi, quando i bambini sono totalmente privi di anticorpi e più esposti a rischi?
In passato, nelle prassi di tipo popolare, quando c'erano dei casi di morbillo (me lo raccontava mia madre e me lo ha confermato il dott. Proietti ieri) si cercava di esporre naturalmente i bambini al virus, portandoli a giocare ad esempio a casa dell'ammalato. Un anticorpo creato in questa maniera, in maniera naturale, protegge a vita. I vaccini invece vanno rinnovati.

Perché vaccinare i neonati contro il tetano, se l'altitetanica viene fatta sempre e comunque in ospedale in caso di incidente, sia ai vaccinati che ai non vaccinati? (e qui ritorniamo sulle logiche di mercato)I danni da vaccini non sono solo a breve termine. Ovvero quei casi in cui l'avversità si scatena in autismo, coma o problemi simili, ma anche a lungo termine, poichè i vaccini contengono mercurio,alluminio emetalli altamente tossici che permangono anche dopo decenni all'interno dell'organismo umano. Sono state infatti studiate delle connessioni tra vaccini e sclerosi multipla. la patologia pare tenda a presentarsi di più è prima in soggetti sottoposti a vaccini che non in quelli non vaccinati.In Puglia non è più obbligatorio presentare il libretto dei vaccini a scuola. Secondo la legge regionale n°28 del 27novembre2009 è tutelato il diritto allo studio anche per i bambini non vaccinati, nelle strutture pubbliche, cioè anche i bambini non vaccinati devono avere pieno diritti a partecipare a tutte le attività scolastiche. Nelle scuole private potrebbero sorgere dei problemi ma è possibile avvalersi delle tutele del dissenso informato.è possibile stabilire una predisposizione ad una reazione avversa del vaccino sui nostri figli? Mediante un attenta anamnesi famigliare e una serie di esami sul HLA, ha spiegato il Dott. Proietti, ci sono buone possibilità di vedere se c'è una predisposizione o meno ad una reazione da vaccino. Alcuni medici avevano cominciato a far fare questi esami prima dei vaccini, ma il ministro BINDI, quando si occupava di sanità ha fatto cessare la pratica perché ritenuta inutile è poco attendibile. A tutt'ora non è possibile richiedere degli esami sull'HLA legati alle vaccinazioni, non li fanno. Ma è possibile aggirare l'ostacolo richiedendo un esame dell'HLA per sospetta celiachia.L'informazione sui vaccini è fatta quasi totalmente dalle case farmaceutiche, tramite i bugiardi allegati ai vaccini, quando invece è dovere dello stato informare adeguatamente la popolazione.Buona percentuale di medici e dottori non vaccina i propri figli e nipoti.I genitori non vengono informati adeguatamente ma inviatati a vaccinare per prassi e consuetudine, senza una vera coscienza.Onestamente vi confesso che nell'intervento di stasera dell' Dott. Proietti ho riconosciuto un po' di terrorismo psicologico, ma ho scelto di non farmi impressionare e provare a ad essere critica. Ho ascoltato anche le altre mamme e le paure e i timori che sono quasi sempre gli stessi. Io non voglio rinnegare secoli e secoli di progressi medici, che a mio figlio lo vorrei pure vaccinare, ma farlo in maniera consapevole e non tentando la fortuna come ho fatto con la Princi inconsciamente. Ma se nessuno sa spiegarmi perché devo farlo, in maniera convincente, preferisco non rischiare.A fronte di un sempre più crescente gruppo di persone contro le vaccinazioni, quello che manca è proprio qualcuno che sappia spiegare, perché vaccinare i bambini è giusto? ma che lo faccia con cognizione di causa, come il Dott. Proietti o il Dr.Gava hanno fatto nelle loro pubblicazioni CONTRO, qualcuno che non si arrampichi sugli specchi, che non mi venga a parlare di peste bubbonica o febbre gialla e che abbia il coraggio di dire le cose come stanno e non solo che vaccinare è giusto, ma poi non sa dirmi perchè .

Quello che mi chiedo infatti è ad oggi con le nostre abitudini igienico sanitarie e i disinfettanti e tutte le prassi di igienizzazione che sono state introdotte nella catena alimentare e nel quotidiano  i vaccini sono ancora fondamentali come una volta? 

Voi come vi siete mosse su questo campo? avete tentato la fortuna o vi siete informate?

Le foto dell'Incontro.

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :