La battaglia fra chi sostiene che i vaccini abbiamo terribili effetti collaterali sull’uomo e chi no, continua nella rete a suon di nuovi comunicati, notizie e smentite. Dopo che vi ho raccontato nel precedente articolo, di come il signor Andrew Wakefield abbia per primo falsificato i dati della sua ricerca per dimostrare che i vaccini provocavano l’autismo e per questo sia stato anche condanno, un nuovo tassello si aggiunge a questa diatriba.
Su vari siti internet, di Medicina Naturale e simili, è apparsa recentemente questa immagine:
Come potete vedere. queste sono le avvertenze di un vaccino contro il tetano e la difterite che riporta chiaramente fra gli effetti collaterali l’autismo. Questa immagine ha fatto la gioia di tutti i sostenitori dell’autismo che finalmente avevano una prova delle loro tesi: una casa farmaceutica ha finalmente ammesso il fatto!
Devo dire che anche io sono rimasto un po’ sorpreso. Visto che la storia dell’autismo è stata inventata di sana pianta da Wakefield, il fatto di vederlo scritto in una ricetta è al quanto strano, ed allora ho deciso di cercare un po’ meglio.
Sono andato su RxList (The Internet Drug Index) e cercando tra gli effetti collaterali del TriPedia si scopre che, alcuni effetti collaterali sono stati inclusi nelle avvertenze del medicinale perché :
“…… these events (autsmic, etc…) are reported voluntarily from a population of uncertain size, it is not always possible to reliably estimate their frequencies or to establish a causal relationship to components of Tripedia (diphtheria and tetanus toxoids and acellular pertussis vaccine) vaccine.”
Quindi dei pazienti hanno riportato sintomi di autismo, anche se il numero è incerto (uncertain size) e non è stato possibile trovare un nesso con il vaccino in questione. Rimangono quindi delle domande aperte: esiste questo nesso? Le persone che hanno riferito questi sintomi sono state influenzate dall’allarmismo che c’è contro i vaccini? E’ giusto riportare degli effetti collaterali che non sono stati dimostrati sulle avvertenze di un medicinale?
Le prove per rispondere alle prime due domande non ci sono ancora, ma sulla terza posso comprendere benissimo le cause farmaceutiche che voglio tutelarsi da possibili richieste di risarcimento danni, come è successo in Italia.
Alla prossima puntata.