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Vademecum sul nuovo referendum

Creato il 12 agosto 2014 da Nicola933
di Mario Marrandino Vademecum sul nuovo referendum - 12 agosto 2014

Il referendum è lo strumento per antonomasia democratico che uno Stato può utilizzare per confermare, garantire e dimostrare quanto la sovranità appartenga al popolo; è anche uno dei punti cruciali dell’iter di riforme, in questi giorni alle sue ultime stoccate per l’approvazione.

La riforma del Senato porterà con sé  delle novità per questo istituto e non parliamo del probabile e forse inevitabile referendum confermativo a cui la riforma verrà sottoposta.

La riforma (che dal titolo e per “flavour giornalistico” è definita “del Senato”, quando non è sostanzialmente l’unico punto che viene toccato, basti pensare al Titolo V o all’elezione del PdR) della Carta Costituzionale avrà come obiettivo anche quello di riesumare il morente istituto del referendum che, negli ultimi anni, salvo sporadiche eccezioni, si è dimostrato ben spento.

Cosa cambierà?

- Raccolta firme: resta il tetto minimo di mezzo milione di firme per la richiesta, ma se le firme raccolte saranno più di 800.000, si abbasserà il quorum necessario per l’approvazione dei quesiti. Non più il 50% più 1 degli aventi diritto, ma la maggioranza dei votanti all’ultima tornata elettorale. Per i referendum con numero di firme raccolte comprese tra 500.000 e 800.000 resta tutto uguale.

 - Referendum propositivi e di indirizzo: introduzione del referendum propositivo in aggiunta a quello abrogativo che è, oltre a quello costituzionale, l’unico previsto dalla nostra legislazione. I dettagli sono “work in progress”.

- Referendum abrogativo: nelle richieste di abolizione presentate sotto forma di referendum, non potrà essere esclusa solo una parte di una norma secondo quanto stabilito da alcune sentenze recenti della Cassazione.

- Leggi di iniziativa popolare: 150.000 delle firme necessarie per la presentazione di una legge di iniziativa popolare, rispetto alle 50.000 precedenti e alle 250.000 proposte.


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