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Vado Ligure: ultime ore di lavoro per i dipendenti OCV

Creato il 31 maggio 2012 da Yellowflate @yellowflate

Vado Ligure: ultime ore di lavoro per i dipendenti OCVVado Ligure, ultime ore di lavoro all‘OCV.

Da febbraio i lavoratori dell’OCV vivono una lenta agonia in balia di trattative incerte.E’ stato fatto tutto il possibile? Come in tutte le vertenze i fronti sono due: chi dice sì, chi invece sostiene di no.

Nell’attesa intanto qualche lavoratore si è persino licenziato, l’umiliazione di una cassa integrazione senza nessuna certezza di nuova assunzione, nel 2012 non si può reggere.

A differenza di tante altre vertenze aperte all’OCV la lotta è stata scarna, forse ha prevalso la rassegnazione o chissà. In pochi hanno tentato di difendere il posto di lavoro ed ora in tanti pagheranno la dura ed amara realtà.

Cassa integrazione, forse, a condizioni, forse.

Il futuro dei lavoratori dell’OCV? Nessuno ha la sfera magica per poterlo prevedere e forse in pochi hanno speso tempo per costruirlo. Il presente? La cassa integrazione.

Intanto qualche mese fa era stato stilato un protocollo di intesa per salvaguardare  gli interessi economici dei lavoratori e cercare possibilità valide per avere dei certi  ammortizzatori sociali.

Intanto però dal primo giugno i lavoratori OCV che cosa fanno?

PuntoSavona riporta il parere del segretario della Femca – Cisl Giorgio Cepollini che dichiara:

“Ora dobbiamo guardare al futuro e sopratutto bisogna fare squadra e un vero sistema tra aree O.C.V. e aree Isoltermica per cercare di trovare al più presto degli imprenditori pronti a rilevarle e a crearci lavoro”.“Non è un obbiettivo impossibile  il Comune ci sta lavorando e qualche manifestazione di interesse c’è stata anche se finora non decisiva. Sono convinto che prima o poi ci sarà il modo di trovare qualche interessato vero. Vado Ligure infatti è un nodo strategico non solo per l’eco0nomia savonese ma per quella ligure e nazionale nel suo insieme. E queste aree sono di pregio e appetibili oggi ma anche domani”.

Ma per quale motivo è stata chiusa l’OCV? Delocalizzazione? Forse! Certo è che la chiusura del sito vadese non è da addebitare al fallimento, la produzione è stata tenuta ottima fino a qualche giorno fa anche quando, lavorare in una fabbrica senza più rifornimenti o pezzi di ricambio diventava impossibile.

Intanto le ore scorrono, l’ultimo turno di lavoro sta per terminare e, come ogni fabbrica in dismissione che si rispetti, anche all’OCV ci sarà il classico assalto della stampa. Alle 14,’00 probabilmente i lavoratori saranno attesi da qualche cronista locale che farà di tutto per avere sensazioni e storie da narrare, poi, come sempre la parola passerà a qualche sindacalista ed anche lì si sentiranno le solite parole. “Abbiamo fatto tutto il possibile” Eppure però dal primo di giugno inizia l’attesa per l’assegno della Cassa Integrazione. Nel giugno 2012 è quasi scontato che con l’assegno non si arrivi nemmeno alla terza settimana del mese.


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