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#VadoAVivereA: ecco dove mi trasferirei

Creato il 10 ottobre 2014 da Marika L

Daniela ha scritto un post per raccontare i luoghi nei quali andrebbe immediatamente a vivere, affermando ciò:

“Diciamocelo, c’è posto e posto..
Non tutto ciò che visitiamo rispecchia le nostre aspettative ..
A volte siamo talmente “elettrizzati” da una partenza che restiamo delusi al rientro..
Ci sono poi quelli che ti sorprendono, quelli che prima di partire probabilmente snobbavi e tutto ad un tratto ti ritrovi incantato davanti a scorci e paesaggi nemmeno immaginati ..
Infine quelli che ci fanno sentire totalmente a “casa”.”

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Mi hanno fatta riflettere molto queste parole e così mi sono messa a pensare ai miei viaggi, alle città che mi hanno ospitata, ai volti che ho incrociato.
Ho visto tanti luoghi e tante situazioni che mi hanno colpita lasciando un segno profondo dentro di me, ma che tuttavia non sceglierei mai come casa.
Il motivo è semplice: vivo meglio qui.
Può sembrare un discorso materialista e superficiale, ma quante sono le persone che hanno visitato l’Africa più povera e che ora affermerebbero “Si, ci vivrei”? Quante sono quelle che dopo essere entrate in contatto con il sistema cubano, lo sceglierebbero come forma di governo nonostante la nostra sia quello che è?

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Ci sono poi quei posti che stanno avanti mille anni luce, che sembrano mondi a parte ma nel senso opposto. Non mi stancherò mai di dire che New York per me è, attualmente, la città più bella del mondo.
Un miscuglio di sogni, caos, nightlife, grattacieli e spazi verdi. O almeno, questo è ciò che appare agli occhi del turista.
Perché quando poi ti ritrovi a parlare con chi la Grande Mela la vive ogni giorno scopri che non è tutto oro quel che luccica, che anche lei ha i suoi problemi, che le cose alle quali un viaggiatore passa sopra diventano macigni per un cittadino stabile.
Ma ecco, c’è anche chi non la cambierebbe per nulla al mondo quindi resta il mio punto interrogativo, il mio enigma e chissà, magari un giorno mi troverò “costretta” a trascorrere lì qualche mese e scoprirò di non voler più andare via, proprio come succede ogni volta che la visito.

Dopo varie riflessioni, ho capito che c’è solo una città al mondo nella quale mi trasferirei subito e quella città è Tokyo.
Tokyo nella sua immensità e, allo stesso tempo, nella sua maniacale organizzazione. Tokyo che brulica di persone ma che rimane sicurissima ed affidabile. Tokyo che se ti perdi per un secondo ti ritrovi cento giapponesi impazienti di aiutarti. Tokyo che ancora oggi, dopo più di un anno da quel viaggio, faccio fatica a raccontarla, a trovare le parole degne di lei, della sua diversità, della sua magia.

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Ma ecco che ritorna il discorso fatto prima in merito a New York: magari mi troverò a dover trascorrere qualche mese in Giappone per poi rendermi conto che come città stabile fa schifo e non si abbina a me.
Come quando vedi in vetrina un vestito meraviglioso, lo provi, ti guardi allo specchio e ti rendi conto che è davvero stupendo come ti era sembrato, ma che nonostante ciò ti sta malissimo.

In conclusione dico che #VadoAVivereA Tokyo, ma che ogni città potrebbe essere quella perfetta per noi, basta metterla alla prova.
E se nessuna sembra combaciare con le nostre esigenze, è solo perché dobbiamo ancora visitarla.

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