Opera fotopittorica di Alessandro Crapanzano
Chissà se le sue dita
sulle mie spalle,
chissà se le sue labbra
sul mio seno,
chissà se l’odore del suo respiro
qui, sul mio collo
tra i miei capelli,
chissà se l’animo suo fugge
verso al desiderio intenso
come lo stelo del fiore impavido in questa mano
come la foglia d’albero dispersa nel mare
come la pennellata lenta su questa corteccia che mi fa da tela
come la luce lunare illumina il bilico del tramonto
chissà, se lo sguardo suo fugge
verso l’indefinito oltre
a vagolàre nel se.
L.L.