A Bistagno, dal 4-5-6 novembre, si terrà presso il Teatro della Soms, la terza edizione del Val Bormida FilmFestival.
L’evento, nato dalla collaborazione tra l’Associazione culturale ed artistica InArte, l’Associazione Archicultura, Soms e con il patrocinio del Comune di Bistagno, offrirà un cinema di qualità e al tempo stesso di basso costo, il tutto all’insegna di un cinema targato “giovane” e per i giovani.
Se il tema principale proposto dall’evento sarà “giovani, brutti e cattivi: viaggio tra le impossibilità e i sogni di chi vuole cambiare”, un occhio (più che riguardo) resta al concorso “Io sono qui!”, che quest’anno ha registrato un boom di iscrizioni di giovani registi e filmaker provenienti da tutte le regioni d’Italia con cortometraggi e documentari.
Il cinema che racconta e fa parlare i giovani, presenta tra le novità della manifestazione l’omaggio al Festival di Cannes con le proiezioni serali di film premiati nella vetrina francese e qui presenti nella sezione speciale “Palma d’Oro e giovani storie”.
Il week end all’insegna della pellicola, si colorerà di immagini, colori e suoni.
Ecco gli appuntamenti:
Venerdì 4 (ore 21): “La classe, entres les murs” (2008): capolavoro di Laurent Cantet. Film di crudo realismo ai confini col cinema diretto,che racconta un anno scolastico in una classe problematica di Parigi.
Sabato 5 (ore 10) presso la sala del Circolo Galliano in piazza San Guido ad Acqui Terme (AL): sarà presentata una conferenza per discutere sun tema molto delicato: il rapporto tra il cinema e le nuove generazioni.
Sabato e domenica pomeriggio: saranno presentate le opere fuori concorso e in concorso. Riguardo la sezione “Fuori concorso”:
- “Pomodoro”: corto, surreale e ironico film di Alessio Angelico.
- “Tempus” di Ivano Fachin, storia di un giovane ossessionato dal tempo.
- “1 a 0 per me” di Guido Colla, altro corto ironico che racconta la storia di una banda di scapestrati che rapisce nani da giardino
- iPlutot la pluie”, un film di Andrea Zanoli, racconta della visione dei giovani verso la guerra.
Tra le opere in concorso:
- “Labirinthy” racconta la storia del poeta, scrittore e critico Edoardo Sanguineti, con la regia del giovane critico cinematografico acquese Erik Negro in collaborazione con Fabio GiovSempre.
- “La fabbrica di vetro” di Giovanni Roveta e Alessandro Francini, che ripercorre la lunga e travagliata storia dell’ex vetreria Miva-Borma.
Sabato sera (ore 21): “L’Enfant – una storia d’amore” (2005) dei fratelli Dardenne, film poetico e drammatico, narrativamente impiantato su due ragazzi/genitori alle prese con problemi non coerenti con la loro giovane età.
Domenica 6: inizio ore 14 e presentazione dei documentari e film finalisti:
“E’ l’amore vero male”
“Nostalgico avvenire”
“Non tentarmi”
“Il nemico senza volto”
“Cicerenella”
“Com’è andata a finire”
“Supereroi”
Alle ore 21 si terrà la premiazione delle due opere vincitrici del concorso “Io sono qui!”.
La chiusura del festival si terrà con “I quattrocento colpi” (1959), inegualiato e ineguagliabile racconto sfaccettato e poliedrico, libero e malinconico di un adolescente alla ricerca della propria identità.