Magazine Viaggi
di Gianluca Vecchi
Tra le varie attrazioni paesaggistiche della Val di Cembra le più note sono senz'altro le Piramidi di Segonzano. Non si tratta di antiche costruzioni né di presunti manufatti alieni, ma bensì di formazioni geologiche scolpite dal lavoro della natura. Alcune di esse ricordano delle vere e proprie piramidi (anche se di forma conica e non squadrata), mentre altre sono somiglianti a guglie e spesso sormontate da un masso detto cappello.
Come si sono formate le Piramidi di Segonzano? La Val di Cembra è stata scavata da due erosioni sovrapposte: quella inferiore (più stretta) causata dal torrente Avisio e quella superiore (più larga) conseguente al movimento di un ghiacciaio. Finita l'ultima glaciazione sono rimasti dei depositi morenici, costituiti da terra mista a massi e ciottoli di varie dimensioni. Tali depositi sono stati erosi nei secoli dalla pioggia, che li ha modellati come li vediamo oggi.
Come accennato all'inizio alcune formazioni sono piramidali e altre cilindriche, sottili e sormontate da un masso. Queste ultime sono certamente le più curiose e apparentemente inspiegabili, perché il cappello sembra stare in equilibrio precario. In realtà è proprio questo masso la ragione della strana forma: infatti la pioggia erode facilmente la terra attorno alla guglia, mentre arriva più difficilmente a quella sotto al cappello.
Come si può vedere dalla foto soprastante, in origine la guglia ritratta era anch'essa una piramide. Quelle vicine, senza un masso in cima, rimpiccioliranno progressivamente conservando la forma conica fino alla scomparsa. Ma se durante il dilavamento uno dei massi inglobati nella terra (che si possono facilmente vedere nell'immagine) venisse a trovarsi sul vertice di uno dei coni, allora questo verrà modellato diversamente diventando una guglia. A volte l'erosione riduce i cumuli a creste larghe e sottili.
Le Piramidi di Segonzano sono circondate da folti boschi e si possono visitare percorrendo un sentiero abbastanza agevole. La vegetazione non serve solo come scenario naturalistico, ma ha anche un'importante funzione: cioè quella di rallentare l'erosione delle formazioni moreniche. Quest'azione protettiva si svolge sia in basso che in alto. In basso, le radici delle piante tengono legato il terreno alla base di coni e guglie. In alto, le chiome degli alberi riparano le sommità dei cumuli dalla pioggia.
Il sentiero ha un dislivello di circa 270 metri e, a seconda della vostra velocità, delle soste e del vostro allenamento, percorrerlo tutto (andata e ritorno) richiede dalle 2 alle 3 ore circa. Data la presenza cospicua e costante di sassi consiglio di usare scarpe da trekking (o comunque con suola molto resistente), ma con un po' d'attenzione potete farcela anche con normali sneakers o scarpe da ginnastica.
Info per i visitatori
Le Piramidi di Segonzano si trovano a breve distanza da Cembra, verso nord-est, e si raggiungono tramite la Strada Provinciale 71. Nei pressi c'è un bar-ristorante e un capiente parcheggio. Per accedere alla zona delle piramidi si paga un biglietto d'ingresso, molto economico, il cui ricavato serve alla manutenzione del sito. Per ogni informazione su costi, periodi d'apertura e orari di visita potete consultare la pagina dell'Azienda per il Turismo Altopiano di Pinè e Valle di Cembra, da dove potete scaricare un ricco depliant illustrativo (scritto in italiano, inglese e tedesco) e la tabella dei prezzi.
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