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Val di Fiemme: la montagna che ama i bambini!

Da Genitoriorganizzati

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Puntualmente, come ogni anno, anche quest’estate siamo ritornati in Trentino-Alto Adige.
Dopo aver cercato con attenzione, abbiamo scelto la Val di Fiemme e, più precisamente, Cavalese.

Innanzitutto abbiamo trovato l’albergo navigando sul sito Visitfiemme.it e, selezionando una serie di alberghi, alla fine abbiamo scelto l’hotel Salvanel.
Poi abbiamo prenotato il treno, perchè quest’anno abbiamo deciso di abbandonare la macchina e sfruttare appieno la FiemmeE-motion Card.
Con un contributo di 2 euro a notte, tutti gli ospiti di hotel, agritur, b&b e residence della Val di Fiemme ricevono questa card che offre: mobilità gratuita in tutto il Trentino con autobus Trentino Trasporti, trenini e navette, divertenti animazioni per famiglie, escursioni guidate, sconti sui transfer, visite gratuite ai musei della Val di Fiemme e di tutto il Trentino.
Arrivati a Cavalese dopo sole 4 ore di treno (Frecciargento fino a Trento) e autobus (circa 1 ora e 20′)abbiamo trovato la signora Milena che ci aspettava alla stazione dell’autobus. In pochi minuti siamo arrivati all’albergo, che come già avevamo visto sulle foto, era delizioso.

hotel-salvanel

Dopo esserci riposati un po’, ci siamo diretti verso l’ufficio del turismo per prendere del materiale utile. Un giretto in paese e poi pronti per la cena che, come tutto il resto, si è rivelata degna delle nostre aspettative.
Dopo cena, piantina alle mani, abbiamo organizzato la prima escursione che avremmo fatto il giorno dopo.

La mattina, sveglia presto, colazione e autobus (puntualissimo!) fino a passo Lavazè, dove ci siamo incontrati con tante altre famiglie per recarci alla Malga Ora – Auerlegeralm  per imparare a fare il burro!
La passeggiata è stata molto istruttiva, con la guida che spiegava passo passo tutto ciò che incontravamo per strada: la formazione delle montagne, i sentieri, i segnali…

passo lavaze

Arrivati alla malga, dove era stato allestito uno spazio apposito, i bambini hanno fatto il burro, girando a turno la zangola e assaggiando poi il prodotto ottenuto! Abbiamo esplorato i dintorni e poi tutti a pranzo dove abbiamo usufruito di un menu convenzionato e gustato un’ottima polenta con salsiccia e funghi!

Val di Fiemme: la montagna che ama i bambini!

Nel pomeriggio abbiamo fatto un’altra passeggiata in paese fino alle cascate e poi in albergo.

Nei giorni seguenti abbiamo fatto diverse escursioni, tutte molto interessanti.
Abbiamo preso la funivia per visitare il parco di Cermislandia, al Doss dei Laresi, dove i bambini possono giocare all’aria aperta, rinfrescarsi nel laghetto o scendere con la piccola teleferica e i genitori possono godersi il sole e l’aria fresca e poi gustare insieme le prelibatezze del rifugio adiacente.

Val di Fiemme: la montagna che ama i bambini!

rifugio cermis

Mi raccomando, dovete assolutamente gustare le Strauben, frittelle dolci tipiche di queste zone, che si gustano con la marmellata o la nutella!!!

Val di Fiemme: la montagna che ama i bambini!

Qui a Cermislandia si organizzano diverse attività per i bambini che potrete scegliere all’ufficio del turismo. Noi abbiamo optato per una caccia al tesoro: “Alla ricerca della ciorciola d’oro” al costo di € 2,50 per i possessori della Fiemme Card.

Nel pomeriggio abbiamo ripreso la funivia e poi la seggiovia per arrivare al rifugio Paion a 2250 m. dove oltre ad ammirare il paesaggio, potete arrivare ai laghetti di Bombasel (non non ce l’abbiamo fatta perché faceva troppo caldo!). Seguendo il segnavia SAT 353 (anche L 03), passando per il punto panoramico “Panoramio Lagorai 360″proseguite poi fino alla forcella del Bombasèl. Scendete la ripida scalinata e vi troverete già sul sentiero che condurrà direttamente ai laghi, dopo circa 40 minuti di camminata.

rifugio paion

bombasel

Un altro giorno abbiamo visitato il Parco naturale di Paneveggio, sempre comodamente raggiunto con l’autobus.
Si tratta di un’area protetta regionale che comprende la parte trentina del gruppo dolomitico delle Pale di San Martino ma anche il settore orientale del massiccio del Lagorai.
Ogni settore del Parco propone dei sentieri a tema: noi abbiamo fatto quello più comodo per i bambini, il Sentiero Marci, all’interno della foresta di Paneveggio con l’avventurosa attraversata del torrente Travignolo sul ponte sospeso e passando per la Foresta dei Violini, chiamata così per la qualità dei suoi abeti di risonanza usati dai liutai di un tempo.

paneveggio

Poco lontano dal centro visitatori un grande recinto permette di osservare da vicino un gruppo cervi.
C’è anche una navetta, che ad orari stabiliti, vi porterà alla baita Segantini, a pian dei Casoni, dove potrete pranzare.

Altra bellissima escursione è quella di prendere la funivia agli impianti di risalita di Predazzo per salire sul Latemar, un gruppo montuoso dolomitico che si trova tra Predazzo, Forno, Moena, Passo Costalunga, Lago di Carezza, Obereggen, Passo Pampeago, Passo Feudo.

latemar

Scendete a Gardonè e qui troverete una magnifica sorpresa: la Foresta dei draghi!
Qui le potenti creature alate che popolano il Latemar hanno lasciato vistosi indizi. Potrete cercare i segni del loro passaggio, accompagnati da un esperto dragologo, lungo un percorso incantevole realizzato in collaborazione con l’ Istituto d’ Arte Soraperra di Pozza di Fassa.
Sono vere e proprie opere di Land Art (Arte del Territorio). Acquistate il Giocolibro che narra la storia di un drago! Se lo completate, riceverete un piccolo dono.
foresta dei draghi

Oltre alla Foresta dei Draghi c’è il sentiero del Pastore Distratto per imparare il ciclo dell’acqua e conoscere il sapere di un mestiere antico, scoprire il bosco, gli alberi e osservare le api.
Salendo a Passo Feudo, infine, il sentiero geologico del Dos Capèl racconta la storia di un mare tropicale e di grandi vulcani. È un viaggio nel tempo fino a 245 milioni di anni fa, curato insieme al Museo storico di Predazzo (MUSE) per far conoscere la geologia a bambini e famiglie.

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Dal rifugio potete ammirare il paesaggio a 360°…da togliere il fiato!

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Nelle giornate di pioggia (noi ne abbiamo beccata solo una per fortuna) potete passare qualche ora nella bellissima piscina comunale di Cavalese dove troverete le vasche nuoto, le oasi dei bimbi, gli scivoli e whirpool interni ed esterni (vi consiglio caldamente quest’ultimo!) oppure iscrivervi ad uno dei tanti laboratori organizzati dalla Magnifica Comunità di Fiemme  una residenza rinascimentale, da qualche anno riaperta al pubblico, che custodisce un’eccellente collezione di opere d’arte, la cui parte più significativa è costituita dai dipinti dei maggiori rappresentanti della Scuola pittorica di Fiemme, attivi dall’inizio del XVII secolo sino al termine del XIX.

Arriva, purtroppo, l’ultimo giorno.
Prendiamo l’autobus per Trento, e visto che il treno per Roma sarebbe partito solo nel tardo pomeriggio, ne approfittiamo per visitare la città: il suo centro storico e soprattutto il Muse il museo della scienza.

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E’ stato progettato da Renzo Piano e si trova all’interno del quartiere residenziale Le Albere.
Il percorso espositivo del Muse usa la metafora della montagna per raccontare la vita sulla Terra. Si inizia dalla cima: terrazza e piano 4 ci fanno incontrare sole e ghiaccio, per poi scendere ad approfondire le tematiche delle biodiversità, della sostenibilità, dell’evoluzione, fino al piano interrato e alla meraviglia della serra tropicale.​​​​​​​​​​​​​​​​

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Da non perdere…tra l’altro l’ingresso è gratuito con la Fiemme Card che vale fino alla mezzanotte del giorno di partenza.

Una settimana è passata in fretta e tante sono state le cose che non siamo riusciti a visitare: le alpe Lusia a Bellamonte, le Alpe di Pampeago, il rafting sul torrente Avisio…e mentre facciamo le valigie già parliamo della prossima estate e di quando saremmo ritornati.


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