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Val Gardena Tra arte e tradizione

Creato il 28 maggio 2013 da Yellowflate @yellowflate

38-Laboratori Val GardenaIn Val Gardena, pittoresca valle trentina incuneata tra le Dolomiti, la scultura del legno è parte integrante della sua tradizione. Infatti, i valligiani,  non potendo contare sulle coltivazioni come fonte di guadagno, ebbero l’intuizione di sfruttare ciò che la natura metteva a loro disposizione: i fitti boschi di conifere e, in particolare, il cembro. Mettendo a frutto creatività e abilità, i Gardenesi divennero maestri nella creazione d’oggetti e statue d’ogni dimensione, in legno. Ancora oggi, in Val Gardena, vi sono più di mille artigiani che lavorano il legno, ognuno con manualità diverse: scultori, falegnami, intagliatori, pittori e policromatori. Difatti, fin dal 1872, esiste una scuola d’arte che, oltre a dare una formazione artistico tecnica, trasmette agli allievi scultori anche il patrimonio della tradizione gardenese, conosciuto e apprezzato in tutto il mondo. Inoltre, le opere scolpite integralmente a mano, sono classificate, certificate e provviste di un marchio da esperti della Camera di Commercio di Bolzano, a garanzia dell’autenticità del prodotto.

Tra i vari oggetti scolpiti in legno, i giocattoli sono quelli che meritano una certa attenzione. Nel piccolo atelier di Judith Sotriffer Canins, nel centro di Ortisei, si può ammirare l’artista mentre ricrea i giocattoli, in particolare bambole, del tempo passato con una maestria che li rende unici. Ad Ortisei, c’è anche il Museum de Gherdëina, dove è possibile ammirare pezzi unici e rari.

Nei mesi estivi ed invernali, all’interno del programma Val Gardena Active di Ortisei, vengono tenutidei corsi dove i villeggianti possono imparare i rudimenti della lavorazione artistica del legno. Per apprezzare a fondo le opere degli artisti gardenesi, si consiglia di visitare le mostre permanenti Unika e Art52.

La Val Gardena a pure un altro patrimonio culturalmente importante: i costumi_tradizionali_gardena costumi tradizionali. Anticamente i gardenesi, nei loro viaggi per il mondo, erano soliti acquistare sete, pizzi, stoffe e gioielli per adornare i propri abiti, dandogli ricchezza e originalità. Ancora oggi, durante le processioni, le feste religiose o i cortei folcloristici.

Non dimentichiamo, però, la cultura contadina e pastorale che si respira nella valle. Ogni anno, a settembre durante la  tradizionale festa della transumanza in Vallunga, pecore e mucche tornano a valle dall’alpeggio bardate di campanacci, rami di pino intrecciati e ghirlande di fiori di prato; un occasione per festeggiare con pranzi a base di piatti tipici locali e musica folcloristica.



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