Magazine Viaggi

Val Grande, Cicogna, Pogallo, Alpe Preda (1005m)

Creato il 11 aprile 2011 da Fabiocasa
Val Grande, Cicogna, Pogallo, Alpe Preda (1005m)
Val Grande, Cicogna, Pogallo, Alpe Preda (1005m)
Val Grande, Cicogna, Pogallo, Alpe Preda (1005m)
Val Grande, Cicogna, Pogallo, Alpe Preda (1005m)
Val Grande, Cicogna, Pogallo, Alpe Preda (1005m)
Val Grande, Cicogna, Pogallo, Alpe Preda (1005m)
Partendo da Verbania si deve proseguire seguendo le indicazioni per Santino, quindi Rovegro ed in ultimo i cartelli per la piccola capitale della Valgrande, Cicogna.
Come sempre porre la massima attenzione quando si risale con l'autovettura da Rovegro a Cicogna a causa della stretta lingua di asfalto che ci si trova a percorrere.
Trovato parcheggio a Cicogna si seguono le indicazioni per Pogallo, dove si giunge dopo 1 e 15 minuti / 1 e 30 minuti. Ci si riposa qualche minuto nelle vicinanze della fontana ristrutturata dagli "amici del Pogallo" qualche anno fa.
Si riprende il percorso seguendo le indicazioni per Pian di Boit. Il sentiero scende nella vallata attraversata dal rio Pianezzoli nel punto in cui si incontra con il rio Pogallino (orrido bellissimo ma sempre oscurato dalla luce del sole). Si prosegue nei pressi del torrente risalendo sino ad un bivio dove si presenta una scelta: continuando a sinistra si segue il sentiero "del periodo delle piene", a destra si attraversa il torrente seguendo il sentiero tradizionale. I due percorsi si ritroveranno qualche centinaio di metri a monte per ricongiungersi in un unico camminamento. Noi scegliamo quello di sinistra evitando il guado del torrente ( a valle è presente un ponte, mentre a monte bisogna attraversare senza ausilio di strutture). Risaliamo seguendo il torrente che scorre impetuoso sotto di noi; incontriamo il sentiero che porta all'alpe Color e all'alpe Busarasca (le indicazioni sono ancora molto chiare); Continuando a seguire le marcature biance e rosse poste sul terreno troviamo un punto in cui i resti di antico sfruttamento umano della valle sono ben visibili (presumo sia una stazione di cambio della teleferica); A questo punto l'ascesa diventa più dolce ed in breve tempo ci troviamo immersi nei ruderi dell'alpe Preda di qua; poco oltre si guada il rio Pianezzoli nel punto in cui si formano delle cascatelle, lo si oltrepassa grazie ad un moderno ponte e si giunge all'alpe Preda di la (1005m)'. Poco oltre(circa 15 minuti) si giunge al bivacco dell'alpe Pian di Boit.

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

Magazine