Valanga di sub-appalti irregolari travolge la Campari

Portata alla luce un’articolatissima rete di appalti e sub-appalti illeciti presso lo stabilimento Campari S.p.a. di Novi Ligure (AL). Le irregolarità sono emerse da un’indagine effettuata dalla direzione Provinciale del Lavoro di Alessandria in collaborazione col Nucleo dei carabinieri Ispettorato del Lavoro sul presunto mancato rispetto delle norme di sicurezza per i lavoratori. Ma risalendo agli anni passati, per la precisione al 2005, si è scoperta una galassia di sub-appalti illegali innescata dalle molte aziende che a loro volta avevano ottenuto appalti regolari presso una parte dei terreni appartenenti alla nota ditta di bevande. Questi i fatti: 6 anni fa la Campari aveva concesso un ulteriore proroga di un contratto d’appalto stipulato originariamente nel 2003 in cui si consentiva il servizio di carico e scarico ed imballaggio delle merci ad aziende come Dhl Supply Chain e P.R. Società logistica di Milano. Appalti in seno allo stabilimento che non dovevano superare il 10% delle prestazioni. Ed è  proprio approfittando di questa concessione e “sforando” ampiamente i limiti stipulati che le società coinvolte hanno aperto una spirale infinita di ulteriori appalti e sub-appalti: fusioni, concessioni, cessioni in affitto nel corso degli anni con un’avvicendarsi di diverse imprese a passarsi le redini del servizio carico e scarico ed imballaggi. Senza però cambiare o sostituire i 35 lavoratori, regolarmente sottopagati (o non retribuiti affatto),dai datori di lavoro “di turno”.

Quattro dunque le imprese coinvolte e 12 le società cooperative che ruotavano intorno all’enorme valanga di concessioni. L’Autorità Giudiziaria ha proceduto nel deferire i 12 rappresentanti legali legati ad esse per interposizione illecita. Tali reati implicano sanzioni pecuniarie pari a 50 euro per lavoratore e per le 53.840 giornate lavorative. Penalmente parlando la Campari non è coinvolta nelle indagini ma è probabile che lo sia in sede civile.