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Valar Morghulis – Parte I

Creato il 05 giugno 2013 da Jonlooker @Jonlooker

Spoiler! Spoiler! Il post è aggiornato all’episodio 3×09. Se non l’avete visto e volete tenervi le truculente sorprese, non leggete. Come sempre, ricordo che le mie recensioni sono arbitrarie, imprecise e confuse.

Oggi parliamo di Game of Thrones, che mi rifiuto di chiamare Trono di Spade in quanto mi ricorda un brutto trofeo di briscola in un torrido agosto di Gabicce Mare.

Valar Morghulis – Parte I
Non vi propongo la trama per motivi di complessità: basti sapere che si tratta di una storia fantasy in cui vari regni/casate si combattono a vicenda, si tirano le cose, si ammazzano i parenti. Sangue, sangue dappertutto, versato anche in modo creativo, perché tutti vogliono il trono di ferro, un bruttissimo scranno kitsch che sembra una fusione barbara di posate da insalata e spray cromato.

Se teniamo bene a mente che si basa (con fedeltà alterna, mi dicono) su un ciclo di romanzi chiamato A Song of Ice and Fire, scritto da George R. R. Martin, capiamo presto che, oltre ad amare il pulp oltre ogni misura, questo signor Martin deve essere, per dirla onestamente, un grandissimo maiale. Sì, ci sono le legnate, gli intrighi, i draghi, ma per il resto del tempo è tutto un porno in costume.

Adesso che ho convinto anche i più restii a guardarlo, è il momento di conoscere i personaggi.

Iniziamo subito col dire che i nomi si scelgono modificando a caso lettere a nomi americani. Che so, c’è Robb, con due b, Eddar invece di Edward, Theon invece di Theo e così via. I nomi dei luoghi funzionano allo stesso modo, solo che ci va un po’ di inventiva in più. Come vedete, creare personaggi è facilissimo: per esempio io proporrei di introdurre Jennif of CastlePop, una giovane e potentissima principessa che ama bussare sui gusci di tartaruga e poi scappare quando il povero animale tira fuori la testa per vedere chi è.

Siccome è tutto molto complesso e articolato, apriamo insieme la comoda tabella del Los Angeles Times e teniamola a portata di mano.

FAMIGLIA STARK
Motto: Mo’ arriva l’inverno
Motto più onesto: Noi all’inverno non ci arriviamo

Eddard Stark
Signore di Winterfell, ha un po’ di figli legittimi e uno illegittimo, Jon Snow.  È dipinto come un uomo molto onesto, proprio a modo, uno di quelli che avrebbe portato la spesa alle vecchiette su per tutta la barriera, se avesse potuto. Basa tutto sulla giustizia e sulla parola data. Ovviamente schiatta prestissimo proprio per questo motivo.

Catelyn Tully
Perennemente vestita di velluto verde, è la moglie di Eddar e passa metà del tempo ad adorare i figli, l’altra metà a sperare apertamente che Jon Snow muoia prestissimo. Morirà prima lei, poi vi racconto come perché è molto ilare, insieme a Robb. Costui è un vero cretino, io ve lo dico. Durante la guerra gli serve l’aiuto di uno zio, che acconsente a patto che sposi una delle sue figlie cesse. Lui promette, ma poi manca la parola data perché si innamora di una che secondo me è più brutta della metà delle figlie cesse. Che poi non importa, se piace a te, verrebbe da dire, ma si può venir meno a un giuramento così, con uno zio che è pure un po’ pazzerello? Vedremo dopo che NO.

Jon Snow, povera stella, è conosciuto come il bastardo di Ned Stark. Può attraversare i mari, le barriere, gli universi, ma quando lo vedono gli dicono sempre: “Ah, tu devi essere il bastardo degli Stark!”
Per questa cosa, Gianni Neve si deprime moltissimo e se ne sta in mezzo al nevischio coi capelli umidi e sporchi e l’espressione desolatissima, perché lui ha tanta sensibilità ma nessuno se lo fila e lo prendono in giro ovunque vada. Viene spedito con i Night’s Watch, che non sono una squadra di ronde, bensì un gruppo di soli uomini che rinunciano al piacere carnale per vivere al freddo in una confraternita pietrosa. Di solito sono tutti poco di buono.
A un certo punto, Jon si svincola da questo gioioso manipolo e si accoda a un agglomerato di gente bruta coi capelli rossi, accoppiandosi con tale Ygritte. Seguirà qualche puntata in cui dovremo sorbirceli mentre amoreggiano sulle cime tempestose o fanno le cose zozze nelle grotte vaporose, dando vita a quello che un mio amico chiama giustamente “un trono per due”. Grazie a dio a un certo punto ammazza tutti i bruti, con l’aiuto dell’assistenza operativa software di Bran, e molla Ygritte nella brughiera tra sgomento e pellicciotti.

Sansa è la ragazzina più sfortunata della Terra. Ingenua che in confronto Biancaneve era un’agente del Mossad, ha il sogno di sposarsi ed è un sogno che le passa presto. Infatti, prima viene data in pasto a Joffrey (vedi descrizione), poi il matrimonio salta e spera ardentemente di convolare a nozze con uno che è più gay di un arcobaleno e alla fine viene fatta accasare con Tyrion e lei è tutta schifata perché è un nano, non rendendosi conto che è l’uomo più valevole nel raggio di seicientomila milioni di chilometri.

Arya è la sorellina maschiaccia che scappa di qua e di là, senza riuscire a riacchiapparsi con la mamma e il fratello. Per fortuna, se no starebbe già sottoterra. Ovviamente è un filino traumatizzata da qualche evento, tipo, che so, l’aver assistito in diretta alla decapitazione del padre e aver attraversato foreste gremite di tipacci, ma non si scoraggia. Passa le serate a ripassare i nomi delle persone che vuole ammazzare, una lista bella densa. Se ne incontra uno, gli anticipa gentilmente che un giorno gli ficcherà una picca in un occhio.

Bran (è il diminutivo di Brandon, ma tagliato così vuol dire letteralmente “crusca”) il ragazzino che si connette via wifi a tutti gli animali del bosco e vede attraverso i loro occhi, riuscendo a pilotarli anche. Rimane paralizzato dalla vita in giù, perché scopre Jaime e Cersei a copulare in una torre, il che è appena appena sconveniente, tenendo conto che i due sono fratelli. Allora Jaime, che è un uomo pratico, lo lancia dalla finestra.

Rickon è il bimbo più piccolo. Per ora è inutile ma non escludo che diventi l’assoluto protagonista, quando tutti gli altri saranno  morti. Di lì in poi sarà Cast Away, immagino.

FAMIGLIA BARATHEON
Motto: Siamo gente furiosa
Motto più onesto: Siamo gente mentecatta o malvagia, nei peggiori casi sociopatica e nel complesso sfigata

Robert Baratheon
Re pingue, puzzoso e sbevazzone. Muore. Se lo merita perché è così tordo che non ha capito che suo figlio Joffrey non è affatto suo.

Joffrey è sociopatico nel senso scientifico. Gode (e prendete questa parola in tutti i significati che conoscete) nel vedere la gente soffrire le pene dell’inferno, si diverte un mondo a torturare e scorticare, diventa un pessimo re e ha dei capelli inguardabili.

Myrcella non so perché la citino, ma chi è? Dev’essere importante.

Petyr Baelish è il tesoriere malvagio, che si occupa in generale di prostitute, ha una segretaria prostituta e dà le prostitute a Joffrey quando quest’ultimo ha voglia di ammazzare. Un vero gentleman. Si graffia spesso con Lord Varys, un eunuco amante del pettegolezzo che alterna misurata bontà a crudeltà inimmaginabile, propendendo comunque verso l’ultima.

Stannis è il fratello di Robert, sta in un castelletto suo e si è dato a delle pratiche che noi eufemisticamente chiameremo new age, facendosi infinocchiare dalla setta di Melisandre. Nessuna pietà per lui: ha una figlia piccola con il volto rovinato da una cicatrice e per questo la tiene rinchiusa nelle segrete. Scemo.

Renly, l’uomo con la corona fatta di corna, più un souvenir rubato alla baita che altro. Vi ricordate il ragazzo più gay di un arcobaleno, di cui vi parlavo? Ecco, diciamo che lui era la pentola alla fine dell’arcobaleno. Ma muore ed è un vero peccato per quella coroncina di fattura sittanto squisita.

Melisandre è una sacerdotessa veramente sporcacciona, non tiene la tunica a posto neanche a pagarla, anzi, usa le sue grazie per manovrare ancor di più quell’imbecillotto di Stannis. È una vera strega e non solo perché è antipatica: ha partorito una creaturaccia nera e altri giochi di prestigio da far accapponare la pelle.

Davos Seaworth è il braccio destro di Stannis, ma a lui Melisandre non piace per niente (anche lui l’ha vista partorire, come dargli torto). Per un po’, verrà messo nelle segrete per alto tradimento, dove la figlia di Stannis gli insegnerà a leggere e questo ci ricorda che non tutto il male viene per nuocere. E’ molto buono e leale, perciò mi domando come mai sia ancora vivo.

FAMIGLIA LANNISTER
Motto: Senti come ruggisco!
Motto più onesto: Siamo quelli con i picciuli.

Tywin è il capofamiglia. Sanguinario, però valoroso. Disprezza i figli tranne Jaime e lo fa pesare in ogni momento libero.

Cersei è la figlia femmina, cattiva ma non abbastanza per tenere a bada quel criminale di suo figlio Joffrey. Lei e il fratello Jaime hanno un concetto un po’ distorto di “volemose bene” e il risultato è stato proprio Joffrey. Di questo amore sanno tutti ma non sa nessuno, diciamo che ci passano sopra, tanto non è affatto la cosa peggiore accaduta da quelle parti.
Era la regina, ma quando il marito Robert è morto il trono è andato a Joffrey e le cose vanno un po’ male anche per lei.

Tyrion è il fratello nano, un personaggio bellissimo anche grazie a un Peter Dinklage coi fiocchi.
È l’unica persona decente della casata. Ovviamente in famiglia lo schifano tutti.
È segretamente fidanzato con Shae, una ex prostituta/cortigiana che si è portato da una campagna militare. Dove avete già visto l’attrice che la interpreta? Probabilmente in un porno. Non sto scherzando.

Jaime, detto “Azzurro” poiché è del tutto identico al principe Azzurro di Shrek. Considerato un vile perché ha infilzato un re alle spalle, spinge con nonchalance i bimbi dai torrioni. Verrà preso prigioniero e sta ancora camminando con la sua stessa mano mozzata appesa al collo, che al signor Martin deve essere sembrata un arricchimento narrativo assai simpatico.

FAMIGLIA TARGARYEN
Motto: Fuoco! Sangue!
Motto più onesto: Fuoco! Sangue! Capricci!

Leviamoci subito Viserys, una mammoletta lagnosa, sempre imbronciato come se stesse succhiando un limone. La sorella lo fa fuori, grazie al cielo.

Daenerys è una splendida principessa ignifuga. Una volta ha mangiato un cuore di cavallo senza vomitare. Cova le uova di drago e quando nascono, grazie all’imprinting e a una genetica tutta da capire, diventa la loro madre. Capricciosa e assai suscettibile, vuole riprendersi il maltolto cumulo di regni grazie ai suoi figliuoli a scaglie e a una serie di eserciti che mette insieme stagione dopo stagione. Secondo me ce la fa.

Sir Jorah Mormont è innamorato perso di Daenerys, ma si accontenta di fare lo zerbino. D’altronde è troppo impomatato per lei, che prima era sposata col Khal Drogo (un omone tutto grugniti, che ovviamente muore, con grandissimo dolore della moglie, giacché era stato amore al primo abuso) e adesso mi sa che ha puntato il nuovo acquisto, Daario Naharis, invaghita dalla sua capacità di mozzare teste e tradire gli amici.

FAMIGLIA GREYJOY
Motto: Io non semino, fai un po’ te
Motto più onesto: mai dare le spalle a Theon

Già dal nome capiamo che c’è tanta allegria. Nominerò solo Theon, interpretato dal fratello della cantante Lily Allen. Il papà e la sorella l’hanno spedito dagli Stark a fare il damo di compagnia/scudiero. Per anni lui si sente a casa, poi cambia idea, li tradisce e cancella la history e i cookies delle sue malefatte uccidendo i corvi. In questo momento lo stanno torturando in modo assai fantasioso e sì, con “assai” intendo che sono implicate anche due donne nude. Guai se no.

In questo bellissimo schema manca la mia famiglia preferita, che aggiungerò io.

FAMIGLIA TYRELL
Motto: Cresciamo forti e in salute
Motto più onesto: Jessica Fletcher, la salamandra furbetta e l’arcobaleno

La nonna, di cui non so il nome, è stupenda, perché capisce subito tutti gli intrighi e li usa a suo vantaggio. Mangia sempre pasticcini sotto a un gazebo e per questo la considero un po’ una maestra di vita.

Margaery striscia come un rettile là dove c’è il potere, il vero amore della sua esistenza. È scaltra come pochi, capisce subito il potenziale di Joffrey e fa di tutto per sposarselo, finora con successo. Inutile dire che Cersei la odia fino alle punte della sua parrucca.

Loras è strafigo (almeno, dovrebbe esserlo), fa composizioni floreali, ama il broccato verde, si cura i boccoli. Nemmeno questo è un indizio per quella povera bertuccella di Sansa, che non capisce in alcun modo che a Sir Loras le femminucce proprio non piacciono. Invece Margaery lo sa bene, tant’è che quando lei era promessa a Renly glielo lasciava ben volentieri, intuendo che con la corona di tibie di topo al massimo si governava lo sgabuzzino delle scope.

Ho omesso di citare i Metalupi perché, a quanto mi dicono, nel libro hanno un ruolo assai più definito, mentre qui finora sono grossi cagnoni portafortuna per gli Stark. Considerato come sta andando, forse è meglio passare ai pesci rossi.

Vi ricordate all’inizio, quando vi ho detto che vi avrei parlato della morte di Catelyn e Robb? Manterrò la promessa la prossima settimana. A presto!



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