Valentina Cortese al Teatro Piccolo di Milano

Creato il 18 aprile 2012 da Martinacipriaretro
Giusto una settimana fa ero nella mondana Milano per un evento speciale: Valentina Cortese presentava la sua autobiografia "Quanti sono i domani passati" al suo amatissimo Teatro Piccolo.

Il cielo regalava nuvole, raggi di sole e poi di nuovo temporali, quasi ad evocare un suo personale dramma da inscenare, invidioso della grande attrice;

Uno scatto veloce davanti al simbolo gotico della città (una foto decisamente da gita turistica ne convengo) giusto in tempo per farsi rubare l’ombrellino. ;)

Al Teatro Piccolo si respirava una bellissima atmosfera d’attesa e aspettativa, sono stata tra le prime a sedermi per godermi lo splendido teatro che man mano si riempiva dei tanti appassionati dell’attrice.

L’ora fatidica s’avvicinava ed ecco giungere la Diva: in un abito chiaro, pastello (“ Sono in mauve tutta in mauve” dirà più tardi) col suo caratteristico foulard en pendant, collana di diamanti doppi e scintillanti orecchini; a renderla maestosa il mantello rosa sostenuto dai suoi accompagnatori. Saluta il suo amato pubblico, sorride, manda baci hollywoodiani.

Poi si siede in una sedia di velluto, al piccolo scrittoio, snoda il nastro di raso che tiene legati i fogli che ha con sé ed inizia a raccontare. E come racconta!

Conversava amabilmente con Maurizio Porro e Lina Sotis, con simpatia ed un’arguzia così freschi che a volte quasi ci si dimenticava che davanti si aveva una ragazza di quasi 90 anni. “ho capito d’aver fatto una corbelleria”, “- First Garbo, then Bergman, now Cortese- si scriveva sui muri… ho fatto bene a dirlo eh?”

“Era bella Hollywood, se non fosse per certi cialtroni”

Canta spensierata “Blue moon” assieme al video estratto dal film Malaya del 1949.

“Ah, com’ero elegante! Avevo una vestaglia bellissima della Pirovano di Monte Napoleone, me l’ero portata dietro!”

Strappa il cuore quando legge le lettere del suo amato Giorgio Strehler, e quando le si bagnano ancora gli occhi a sentire il nome di Victor… “Ti sono piaciuti di più gli uomini od il teatro?” incalza la Sotis,

“Il teatro. Con gli uomini che lo dirigevano!” risponde la Cortese brillante.

Legge con passione i passi della sua vita che narra senza sosta per più di due ore, per poi concludere, con sguardo soddisfatto:

“Sono una bambina a cui piace sfidare i domani”.


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