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Valentina: Ho Lasciato il Posto Fisso e… Via col Viaggio!

Creato il 10 marzo 2015 da Sunday @EliSundayAnne

“Sto leggendo il tuo blog da ore e non ho quasi più parole per come mi riconosco in quello che scrivi. Ma prima mi presento: mi chiamo Valentina, ho 27 anni, e dopo la laurea uno stage, un contratto a tempo determinato, poi un giorno arriva una chiamata da un head hunter, vari colloqui e assunta a tempo indeterminato.

Dopo 4 anni, 10 giorni fa ho dato le dimissioni.

Da tempo non sorridevo più, non avevo voglia di fare niente, le discussioni con il mio ragazzo erano all’ordine del giorno. Il lavoro mi stava schiacciando, stava cancellando una Valentina piena di energia, vitalità e positività.

Così, dopo un viaggio in Sri Lanka sono tornata e ho detto IO RIVOGLIO LA MIA FELICITA’, voglio sorridere alla vita che è così bella, voglio fare quello che mi piace e adesso mentre ti scrivo piango perché mi sento così sollevata e così piena di coraggio come non mi sono mai sentita prima!

Quando arrivo a casa cucino, ballo in salotto e mi faccio lunghe passeggiate, ascolto musica e progetto la mia vita.”

Potevo non intervistarla?
:D

lasciare il posto fisso
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1. Ciao Valentina! Mi hai scritto: “Ho studiato lingue indirizzo economico con l’idea di avere un buon lavoro e stipendio da portare a casa”.
Una volta laureata, il lavoro l’hai trovato subito?

Ciao Eli, che piacere rispondere alle tue domande!

Una volta laureata sì, ho trovato subito uno stage ben retribuito in una multinazionale tedesca di beni di consumo nel reparto customer service, l’esperienza acquisita mi ha permesso dopo 6 mesi di avere un contratto a tempo determinato e dopo soli 2 mesi il tanto ricercato contratto a tempo indeterminato presso un’altra grande multinazionale americana di elettronica di consumo. In 4 anni mi hanno affidato progetti e mansioni sempre più di responsabilità, viaggi e riunioni all’estero, insomma un lavoro in linea con le aspettative che avevo durante il periodo universitario.

2. Mi dici che dopo 4 anni, e precisamente lo scorso gennaio, hai dato le dimissioni. Come mai?

Ho dato le dimissioni perché non mi sentivo più parte di quell’ambiente, la sera quando tornavo a casa non sorridevo e spesso non avevo voglia di uscire o di seguire le mie passioni: viaggiare, organizzare viaggi per me e per gli altri e correre. Non mi sentivo più autonoma nel gestire la mia vita e i miei sogni.
Non di poco conto vedevo il mio fidanzato impotente di rendermi felice e questo mi faceva ancora più male, spesso rovinavo interi weekend o serate a causa del mio umore. Mi sentivo schiacciata e tutto questo stava cancellando una Valentina piena di energia, positività e vitalità.

 

lasciare il posto fisso

3. Nella testata del tuo sito Via col Viaggio c’è scritto: “Nei miei viaggi non ho trovato risposte, solo meraviglie”.
Nel viaggio che hai fatto in Sri Lanka prima di decidere, hai trovato anche risposte, quindi? Hai viaggiato da sola?

Non ho mai viaggiato da sola, ma mi piacerebbe provare quest’esperienza soprattutto in questo momento. Da quando ho scoperto l’Asia, in particolare il Giappone e lo Sri Lanka, ho riscoperto una parte di me che avevo dimenticato, ho ridimensionato i miei pensieri e ho trovato le risposte che stavo cercando, per me stessa e per la mia vita. La semplicità, i sorrisi e la disponibilità delle persone che ho incontrato mi hanno intanto fatto rallentare la mia corsa sfrenata alla carriera in un’azienda e a capire che quello che stavo cercando era la vita vera, fatta di umiltà, aiuti reciproci e serenità.

Da qualche mese, precisamente sei, sentivo di dover apportare qualche cambiamento a tutto ciò e il viaggio in Sri Lanka è stato il momento in cui ho preso la decisione, un viaggio fatto con uno zaino con solo l’essenziale al suo interno e di tanta voglia di riscoprirmi e di dare un tono diverso alla mia vita.
In questo caso posso dire SI, il viaggio è stato una parte fondamentale nella mia scelta di vita.

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SRI LANKA

4. Come ti sei sentita dopo aver lasciato il tuo lavoro?

Mi sono sentita libera, libera di poter decidere della mia giornata e della mia vita, di seguire i miei piccoli sogni nel cassetto e di lavorare sui progetti che ho in mente.

Mi sono sentita felice per aver lasciato un buon ricordo ai miei ex-colleghi che ora fanno il tifo per me, felice per avere un futuro, non perfettamente delineato, ma in cui sono io a decidere cosa e perché farlo.

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GIAPPONE

5. Tre cose che sono cambiate nel tuo umore da quando sei tornata “libera”:

1. Sorrido, sorrido sempre! Se c’è un problema difficilmente lo vedo come tale e parto subito in quarta per cercare di risolverlo.

2. Amo la vita e la apprezzo e questo mi fa amare il mio bilocale con un balcone minuscolo, una cena semplice tra amici, una passeggiata ad osservare paesaggi e persone, una telefonata con le persone care.

3. Il nervosismo e la tristezza non fanno più parte di me e hanno lasciato spazio alla voglia di vivere e alla felicità.

 
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6. Il 27 febbraio hai finito il periodo di preavviso al lavoro: quali sono i tuoi progetti?

I miei progetti e idee sono tantissime, forse dovrei rallentare un attimo, ma mi sento così piena di energia da voler fare tutto! La mia passione più grande sono i viaggi, sto lavorando ad un progetto personale per far conoscere il territorio italiano ai turisti stranieri offrendo loro consulenze per organizzare itinerari personalizzati a seconda di gusti ed esigenze, mi piacerebbe così conoscere tante persone, di culture e idee diverse dalla mia.

Anche con Via col Viaggio sto lavorando, insieme al mio compagno di vita, Stefano, per affiancare all’attività di Travel Blogger anche l’organizzazione di viaggi in giro per il mondo, incentrati su esperienze uniche e con una particolare attenzione al budget.

Ma mi piacerebbe anche partire per un’esperienza di volontariato internazionale, vivere in prima persona il poter essere d’aiuto a qualcun altro e donare così parte di me stessa. I luoghi in cui mi piacerebbe andare sono il Laos o la Cambogia, paesi che hanno sofferto fino a pochi anni fa e che soffrono tuttora, ma che stanno ricostruendo un’identità con ottimismo e perseveranza.

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7. La chiusura della tua lettera è uno spettacolo: “Bello sentirsi felici, bello essere attori e registi della propria vita!”. Qual è stato il tuo modo per riuscire a superare la paura, lasciare la sicurezza e buttarti nell’incerto?

Sono felice che ti piaccia questa frase ed è stato proprio così, avevo voglia di sentirmi sia regista che attore della mia vita.

Per prima cosa ti direi che l’appoggio delle persone che ti circondano è fondamentale, senza di loro forse non sarebbe stato così immediato lasciare tutto per inseguire sogni e felicità.

Inoltre leggere di persone, principalmente attraverso i blog, che hanno già avuto quel coraggio è stato di enorme aiuto.

Per ultimo l’esperienza lavorativa, perché mi ha dato la possibilità di rendermi conto che sono all’altezza, inutile girarci intorno, mi piace impegnarmi e lavorare sodo, quindi questo mi ha aiutata a sentirmi sicura e brava in quello che faccio.

Sentirsi consapevoli e in grado di potercela fare è una sicurezza che solo noi possiamo conoscere e su cui solo noi possiamo lavorare. Avere un futuro in linea con i propri sogni e desideri è qualcosa che si raggiunge con pazienza e determinazione, tante volte ti chiederanno “e ora cosa farai?”, “ma sei sicura di lasciare il tempo indeterminato al giorno d’oggi?”, i dubbi verranno, un po’ di paura l’avrai, ma l’adrenalina di tutto quello che potrai fare dopo è un qualcosa di indescrivibile.

La difficoltà non sta nel credere alle nuove idee ma nel rifuggire dalle vecchie. (J.M.Keynes)

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