Il più bel vestito di Valentino non l’ha creato lui… Fu una visione che si portò appresso tutta la vita… Era a Barcellona all’opera e così ha sempre ricordato il momento della sua folgorazione “Da un palco appare una figura da fiaba. Una donna dai capelli grigi, molto elegante e bellissima. Indosso ha un abito di velluto rosso. Fra tutti i colori indossati dalle altre donne mi è sembrata unica, isolata nel suo splendore… Un’eroina sanguigna e combattiva. Una Dea, una Musa”. Quel colore di passione diventò una delle sigle del grande stilista.
Il primo abito invece fu per la zia Rosa, che aveva un negozio di passamanerie a Voghera… Un abito di gratitudine perché in quel negozio trascorreva tutti i pomeriggi dopo la scuola….Fu il fascino di quegli oggetti tutti intrecci, colori e merletti che lo trascinò nel mondo della moda…
Il primo vestito celebre invece fu per Elizabeth Taylor … Lei capitò nel suo atelier a Roma, a Via Congotti… Lui giovane alle prime armi, l’aveva voluto subito in una strada famosa … E’ lo stile di Valentino puntare sempre al meglio… Più che un vestito celebre fu un vestito d’amore… Lei aveva appena incontrato Richard Burton…
Il vestito più piccolo? Quello per Barbie… In edizione limitata a 300 esemplari, era una copia del vestito di Julia Roberts, diventato un mito fra le adolescenti americane al ballo…I vestiti del trionfo furono quelli del 1962… A Pitti Moda di Firenze, Valentino divenne uno dei più apprezzati e dei più popolari couturiers del mondo. Con due pagine tutte per lui da Vogue Francese, fu consacrato tra i grandi della moda.
Per 45 anni incanta il mondo intero con la straordinaria poesia delle sue creazioni. “L’eleganza è l’equilibrio tra proporzioni, emozione e sorpresa.” dice… E in lui ci sarà sempre delicatezza delle forme, sintesi di lusso e di grazia, capolavori di manualità e preziosismi… Abiti da sera dal taglio immacolato, linee asciutte e femminili che come d’incanto si impregnano di tocchi teatrali, di volant, di ricami romantici… E quella cifra inconfondibile fatta di fiocchi, fiori e nastrini dei tessuti più pregiati!
Ma Valentino soprattutto è un grande umanista… Di quel Rinascimento che significa prima di tutto rispetto dell’individuo… Lui ha sempre voluto che una donna o un uomo si sentissero davvero speciali quando indossavano un suo abito firmato. E così di volta in volta li ha arricchiti, personalizzati, rivisitati secondo il gusto e lo stile in cui ciascuno dei suoi clienti e dei suoi “aficionados” si potesse ritrovare ed esaltare in un continuo crescendo di emozioni…
Il grande stilista nel 2007 si è ritirato..”La moda stava cambiando – ha detto – diventando puro mercato in mano alla gente della finanza, tesa al solo profitto. Si immagini se dopo decenni di lavoro libero e fortunato avrei potuto accettare di sentirmi dire, questo lo puoi fare, questo no, non è alla meraviglia che devi pensare, ma al prodotto, non al sogno ma alla realtà..Ha detto addio con un gala per 600 invitati al Tempio di Venere, cuore del Foro Romano, ricostruito dallo scenografo premio Oscar Dante Ferretti con un doppio filare di colonne corinzie in vetroresina…. Valerio Festi invece arricchì lo spettacolo con fuochi d’artificio e danzatrici aeree vestite in abiti da sera … Naturalmente Rosso Valentino.
Ha lasciato l’azienda in buone mani e ora si divide in giro per il il mondo… Nel suo stile di vita noto a tutti per l’opulenza leggendaria e le scelte di alto profilo vive tra il Castello di Wideville, vicino a Parigi, residenza di 500 anni e parco di 120 ettari, la villa a Roma sull’Appia Antica, il palazzo ottocentesco a Londra, con i quadri di Picasso e lo chalet a Gstaad… Spesso è in giro sui mari… con la sua famiglia allargata, tanti amici… e sei cani… C’è da dirlo? La sua barca è da favola…
Nel 2012 Valentino Garavani ha compiuto 80 anni… Il film documentario che gli hanno dedicato non poteva avere titolo più indovinato… “L’ultimo imperatore”!
A Valentino dedichiamo un piatto della sua terra, una zuppa semplice, ma dal sapore principesco…
ZUPPA ALLA PAVESE
INGREDIENTI per 4 persone: 12 fettine di pane casereccio tagliate sottili, 120 grammi di burro, 8 uova, 80 grammi di parmigiano grattugiato, 1 litri0 e 1/2 di brodo di carni miste. sale a piacere.
PREPARAZIONE: Fate appena scaldare il burro in una padella antiaderente e poi immergetevi le fettine di pane, dorandole all’esterno con il fuoco abbastanza alto, ma ritirandole in fretta in modo che resti l’interno morbido. Adagiate sul fondo del piatto di ciascun commensale tre fettine di pane. Rompete 2 uova in ogni scodella, lasciando il tuorlo intero, versate sopra con delicatezza il brodo e spolverate con abbondante formaggio.