Selvaggia Lucarelli l'ha sottolineato per bene e noi non possiamo fare diversamente, soprattutto, dopo aver letto l'articolo con intervista che Valeria Marini ha rilasciato al Corriere della Sera . Ecco l'infelice stralcio:
Valeria Marini è seduta nello studio milanese di Annamaria Bernardini de Pace, il legale che la sta seguendo nella causa di separazione da Giovanni Cottone, sposato in pompa magna ..
Ora: per descrivere i fasti del matrimonio, la giornalista avrebbe potuto impegnarsi nel trovare termini più consoni .. considerando che Valeriona ha dichiarato di voler annullare le nozze causa "matrimonio non consumato" (forse facciamo meglio noi a ricordarlo sempre come "matrimonio con bestemmia in diretta Rai").
Ok, siamo volgari.
Il punto della questione è che la guerra dei Cottone's tutto sembra tranne che una separazione consensuale. Ecco le dichiarazioni che stanno infiammando il gossip sui social:
In Tribunale non si presenterà, vuole rivedere alcune cose con me a cena. Non so quali: avevamo già firmato l’accordo il 16 aprile. Ora non mi lascia tante altre strade da percorrere… (…) La crisi va cercata nel rapporto di coppia. I problemi economici si superano. Ma il vero problema riguardava noi due: il nostro matrimonio non è mai stato consumato.
Stupore e sconcerto. Soprattutto considerando che la relazione tra i due è iniziata diversi anni prima delle nozze, ma ancora di più .. se ricordiamo la dichiarazione di Cottone qualche mese fa, quando alla domanda "Valeria è incinta" rispose "NI".
Spririto Santo 2.0 ??
La Marini in un impeto di riservatezza ha calcato ancora di più la mano, rivelando i rapporti tesi tra il marito e la sua famiglia:
Gianni ha cambiato atteggiamento proprio quel mattino (dopo la prima notte di nozze ndr.). Lo ricordo ancora adesso mentre mi dà le spalle, immobile, a casa mia a Roma, e reagisce male quando gli parlo di una cosa che riguarda mia madre: “Non me ne frega niente, pensaci tu”. Strano, mi sono detta, magari è nervoso. Purtroppo non è stata una eccezione: questo suo aspetto arrogante e aggressivo si è ripetuto. Ha usato toni inaccettabili verso i miei familiari. Pure a San Valentino, quando mi propose di andare a cena fuori per recuperare il matrimonio, finì con lui che inveiva contro mia madre davanti a tutti mentre io non la smettevo di piangere.
Sacra Rota vieni a noi!
Immediata la risposta di Giovanni Cottone, ai microfoni di RTL 102.5
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